Lo starnuto consiste in una violenta emissione d’aria dai polmoni. Esso è scaturito dall’attivazione di alcuni sensori nervosi presenti nel naso e anche nelle zone prossime al naso. Nelle cavità nasali sono presenti dei recettori che, quando sono stimolati da particelle estranee presenti nell’aria, si attivano e trasmettono degli impulsi al cervello, che a sua volta innesca lo starnuto, un meccanismo di difesa. Lo starnuto, dunque, è un impulso involontario e proprio per questo motivo non dovrebbe essere soppresso.
Oltre all’aria, gli starnuti provocano anche la dispersione di liquidi e i corpuscoli presenti nelle fosse nasali, con fuoriuscita di goccioline di muco. Gli starnuti rappresentano, quindi, un meccanismo di difesa per eliminare il più velocemente agenti patogeni o piccoli corpi estranei, come polvere e polline.
In molti casi gli starnuti sono collegati ad uno stato influenzale, quindi ad esempio quando si ha il raffreddore. Ma questa non è l’unica causa possibile. Si può starnutire anche a causa di un’allergia o a causa di polvere e/o sostanze irritanti presenti nell’aria.
Trattenere uno starnuto è un’abitudine molto diffusa, ma potrebbe causare molti rischi per la nostra salute.
L’espressione naturale del raffreddore è lo starnuto. Ogni giorno tantissime persone trattengono gli starnuti, magari per non risultare inopportuni durante una riunione di lavoro o in altro ambiente, ma questo è un’abitudine che potrebbe anche causare danni alla nostra salute.
- causare lesioni al diaframma
- rompere vasi sanguigni negli occhi
- forzare l’aria nelle trombe di Eustachio e nelle orecchie causando una lesione
- provocare vertigini o perdita dell’udito
- rompere un vaso sanguigno nel cervello
Per chi poi soffre di starnuti particolarmente violenti, i rischi potrebbero andare ben oltre e addirittura causare un infortunio al collo, un ictus e anche incontinenza momentanea.