Taglio parlamentari, ipotesi referendum il 22 o il 29 marzo

Grosse novità in vista quelle relative al taglio dei parlamentari. Infatti, l’Ufficio centrale per il referendum della Corte di Cassazione, attraverso l’ordinanza consegnata in giornata, ha affermato che la richiesta di referendum sul testo di legge costituzionale avente come oggetto la “modifica degli articoli 56,57 e 59 della Costituzione inerente alla riduzione del numero dei parlamentari”, retta dalla firma di 71 senatori, rispecchia quanto disciplinato dall’art 138 della Costituzione. In poche parole, si tratta di referendum confermativo, per il quale non è richiesto il quorum sulla riforma avanzata dal Movimento 5 Stelle, che riduce il numero dei parlamentari, passando da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato.

Per quanto concerne la data del voto, la convocazione è nelle mani del Presidente della Repubblica, che attraverso un suo decreto <<su delibera del Consiglio dei ministri>>, che sarà con l’occasione convocato entro 60 giorni a partire da oggi, giorno della deposizione della delibera. Dunque, a Palazzo Chigi bisognerà prendere una decisione in un intervallo di tempo compreso tra il 50esimo e il 70esimo giorno seguente allo svolgimento del Consiglio dei Ministri. La data perciò dovrebbe essere fissata in un periodo comprendente gli ultimi giorni di marzo e giugno.