CoronaVirus 21 Marzo – Ecco gli ultimi aggiornamenti: dati sui contagi e bollettino Protezione Civile

L’ultimo bollettino diramato dalla protezione civile sull’epidemia di coronavirus in Italia è stato il più duro da quando 1 mese ebbe inizio la diffusione con il ricovero del paziente 1 di Codogno.

Ieri si sono registrati 5.986 nuovi contagi e il numero delle vittime nelle ultime 24 ore è stato di 627 persone. I dati aggiornati ci dicono che le persone positive nel nostro Paese sono 37.860: di questi, 2.655 sono ricoverati in terapia intensiva, 157 più di ieri. I guariti sono 5.129 (+689).

Coronavirus: picco non ancora raggiunto

Resta davvero difficile capire quando ci sarà il momento di picco con l’inizio della fase di regressione della curva. Gli esperti ritengono che i pazienti positivi al covid-19 di questi giorni sono quelli che si sono infettati prima che il governo emanasse il provvedimento di zona rossa in tutta Italia limitando di fatto gli spostamenti allo stretto necessario.

Per contrastare ancora di più gli assembramenti e le uscite, è diventato operativo da ieri un nuovo decreto che consente lo svolgimento dell’attività motoria all’aperto purché si resti nei pressi della propria abitazione e rispettando la distanza di almeno un metro nei confronti delle altre persone.

Inoltre saranno chiusi gli esercizi che somministrano bevande e alimenti posti all’interno di stazioni ferroviarie e aree di servizio ad esclusione di quelli situati sulle autostrade.

Infine nei giorni festivi e prefestivi è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale.

Coronavirus: dalla Germania una speranza sulla cura

Sul fronte delle cure arriva un importante novità dalla Germania dove sarebbe stata trovata un’arma capace di bloccare il motore del virus sarscov2: Si chiama ‘”3B” ed è una molecola che lega e inibisce l’enzima proteasi usato dal virus per replicarsi nelle cellule infettate.

I primi test hanno dato esito confortante e ora si cerca un azienda farmaceutica in grado di supportare la ricerca e avviare una sperimentazione clinica. Ma di sicuro però prima che diventi un farmaco ci vorranno anni.

Antonio Menzanotte: