Coronavirus Oggi, ecco le novità del 28 Marzo 2020

I numeri di ieri sono numeri in linea con il trend dei giorni scorsi a dimostrazione che molto probabilmente la curva dei nuovi contagi si è stabilizzata e gli esperti contano che a breve possa cominciare la fase di regressione.

Infatti dal bollettino pubblicato dalla protezione civile è emerso che ieri sono stati 4.401 i nuovi contagiati. Giovedì erano stati 4.492. A preoccupare è il numero di pazienti deceduti che ieri hanno toccato la cifra più alta mai raggiunta da quando tutto ha avuto inizio: 969 in 24 ore anche se 50 sono del giorno precedente ma non erano stati ancora conteggiati.

In Lombardia i positivi totali sono 37.298 e il trend di questi giorni sta registrando un lieve rallentamento della crescita anche se i decessi sono in crescita con 541 nelle ultime 24 ore. Un dato, come spiegato dall’assessore al welfare Giulio Gallera figlia del tempo, ovvero tutte quelle persone entrate in ospedale tempo fa e che non sono riuscite a superare la malattia.

Coronavirus: i dati regione per regione

Di seguito i dati aggiornati regione per regione:

Lombardia: 23895
Emilia Romagna: 9361
Veneto: 6648
Piemonte: 6347
Marche: 2850
Toscana: 3170
Liguria: 2060
Lazio: 2013
Campania: 1292
Friuli Venezia Giulia: 1027
Trento: 1164
Bolzano: 833
Puglia: 1236
Sicilia: 1158
Umbria: 824
Abruzzo: 860
Valle D’Aosta: 413
Calabria: 469
Molise: 86
Basilicata: 147
Sardegna: 496

Ieri sera il presidente della repubblica Sergio Mattarella in un discorso agli italiani ha invitato l’Unione Europea ad agire in fretta con misure finanziarie ed economiche a sostegno del nostro paese. Mattarella ha parlato di immagini difficili da dimenticare ma ha esortato tutti ad avere un senso di responsabilità in questo periodo e soprattutto speranza per il futuro.

Per quanto riguarda la ripresa delle scuole il ministro dell’istruzione Azzolina ha parlato di proroga certa della chiusura anche oltre il 3 di aprile. Ha detto che si ritornerà tra i banchi soltanto quando ci saranno condizioni sanitarie certe. E in uno scenario di incertezza si studiano possibili alternative all’esame di stato. Si va verso una commissione tutta interna.