Didattica a distanza sostegno – come interagire con una RADIO MAGICA

Uno dei problemi della didattica a distanza riguarda gli alunni disabili o diversamente abili. Come dovrà interagire con loro il docente di sostegno? Una nota del Miur mette in evidenza che dove non sarà possibile interagire direttamente con l’alunno disabile, il docente di sostegno dovrà spostare l’interazione con la famiglia. Proprio con la famiglia dello studente H il docente di sostegno dovrà concordare le modalità specifiche della sua  didattica a distanza. Tutto questo per far arrivare e far fruire allo studente il materiale didattico personalizzato che è stato predisposto. In sintesi, quindi, il docente di sostegno predispone il materiale e una volta messo a punto dovrà concordare con la famiglia le modalità di fruizione.

I docenti curriculari in tutto questo, secondo la nota Miur del 17 marzo, dovranno garantire agli allievi con disabilità la fruizione delle attività svolte per il resto degli alunni. Il raccordo con il docente H è importante. Ai docenti di sostegno consiglio il canale tematico per l’inclusione via web istituito dal Miur. Mi piace segnalare, in particolare, RADIO MAGICA, una web radio dedicata all’inclusione, con videostorie, audiolibri, mappe parlanti e racconti didattici. La sua missione è diffondere la cultura e il piacere per l’ascolto attivo fra tutti i bambini, ragazzi e famiglie, sensibilizzando gli adulti sulla importanza dell’oralità, della musica, della lettura e di ogni pratica di buon ascolto per i bambini sino dalla tenera età. RADIO MAGICA utilizza lingue e supporti adatti alla fruizione di soggetti con bisogni speciali: video-narrazioni in LIS (Lingua dei Segni Italiana) per bimbi sordi, e in simboli per bimbi con problemi di comunicazione; possibilità di scaricare testi letti in radio stampati con il carattere ad alta leggibilità, utile per i dislessici e ipovendenti. L’evidenza empirica mostra che questi strumenti sono di supporto ai bisogni speciali e aiutano tutti i bambini in età prescolare ad avvicinarsi precocemente alla letto-scrittura, diffondendo una cultura dell’inclusione.