UE, pronto il Recovery Fund, all’Italia oltre 170 miliardi. Il Premier Conte: “Ottimo segnale da Bruxelles”

Nessuno può ripararsi da solo” è quanto dichiarato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen che conferma la serie intenzione di portare avanti il Recovery Fund, una sorta di “Piano Marshall” moderno per rivitalizzare le economie del continente colpite in maniera omogenea dal Covid-19, ricordando che è opportuno per tutti gli stati dell’Unione.

L’aspetto economico

Secondo varie fonti, lo sforzo da parte dell’Unione Europea in termini economici sarà di 2400 miliardi di euro, e 750 di questi saranno spartiti per i paesi sotto forma di fondo, che uniti ai 1100 di bilancio pluriennale dell’Unione, al quale si aggiungeranno 540 miliardi di misure già confermate (Mes light, Sure per la disoccupazione e fondi Bei).
I 750 miliardi verranno ottenuti alzando momentaneamente il tetto delle risorse proprie del bilancio comune al 2% del Pil Ue, e andando sui mercati a finanziarsi, con il debito che andrà rimborsato dal 2028 e il 2058.

Quanto spetta all’Italia

All’Italia spetterà la somma di 172,7 miliardi e sarebbe la quota più alta che verrebbe elargita ad un singolo paese, ed andrebbero così ripartiti:  81,807 miliardi sarebbero versati come aiuti e 90,938 miliardi come prestiti. Decisamente soddisfatto il premier Conte che ha dichiarato attraverso i social “Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall’Italia. Siamo stati descritti come visionari perchè ci abbiamo creduto dall’inizio. 500 mld a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo su negoziato e liberiamo presto le risorse”.