Coronavirus, Speranza (min. Salute): “Dati positivi ma ancora indispensabile il distanziamento, obbligatoria collaborazione politica”

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza ha parlato alla Camera in merito alla situazione legata al Covid-19, dove ha fatto il punto della situazione e ha rivelato alcune indiscrezioni sulle future strategie del governo in merito.

“Segnali positivi ma sono una parte della realtà”

I dati correnti sono positivi: la curva del contagio si è ridotta, così come il numero dei deceduti, il codice Rt (l’indice di trasmissibilità del contagio, un parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva) in tutto il paese è sotto il valore 1, in tante regioni non ci sono nuovi casi, ma tutto questo rappresenta solo una parte della realtà, ma allo stesso tempo abbiamo indicazioni precise su dati che non dobbiamo sottovalutare, visto che esistono ancora focolai e veicoli di trasmissione anche se in gran parte sono asintomatici. Siamo in definitiva sulla strada giusta, ma il nemico non è ancora sconfitto anche per il semplice dato che convivendo con il virus, sebbene questo sia attualmente in forma ridotta, le chance di nuovi contagi possano di nuovo aumentare.
E’ quindi necessario mantenere le norme di distanziamento, mantenere rigorosa l’igiene personale, non creare assembramenti e perpetuare nell’uso delle mascherine ove necessario, oltre a mantenere alto il numero di tamponi specialmente dove il virus ha colpito in maniera più violenta.

“Obbligatoria collaborazione politica”

Passata la fase più critica, è opportuno rilanciare il confronto politico internazionale, politico e sociale, che questo sia aperto a tutti gli schieramenti, a partire dalle forze in Parlamento: in questo ambito una forte sinergia istituzionale e sociale è la bussola per attraversare la tempesta. Anche in riferimento alla decisione dell’opposizione di disertare gli Stati Generali, Speranza commenta: C’è bisogno di una dialettica limpida tra maggioranza ed opposizione, come tra l’altro definito dall’articolo 117 della nostra costituzione: la collaborazione non è una scelta, bensì un obbligo.