Stati Generali – Conte i sindacati, altre 4 settimane di cassa integrazione. Cigl e Cisl chiedono stop licenziamenti per il 2020

Seconda giornata dedicata agli Stati Generali, dopo la presentazione di questi pochi giorni fa, il premier Giuseppe Conte che dopo aver sviluppato il piano Colao con l’omonimo Vittorio Colao, assistito dai ministri, incontra oggi i sindacati dei lavoratori rappresentati da  Cgil, Cisl, e Uil.

Le richieste dei sindacati

Sindacati che hanno richiesto a gran voce di “chiudere il buco e non lasciare senza ammortizzatori per lavoratori e aziende che hanno esaurito le prime due settimane di cassa integrazione. Conte ha confermato che da ora si potranno richiedere da subito 4 ulteriori settimane di cassa integrazione, misura inizialmente prevista per il prossimo settembre.
Si è parlato anche del salario minimo per i lavoratori, la creazione di un Documento Unico di Regolarità Contributiva su appalti e subappalti per il costo del lavoro, il contrasto al caporalato e al lavoro nero, l’incentivazione del welfare contrattuale.
Sugli ammortizzatori sociali è dello stesso avviso anche la ministra del lavoro Catalfo, mentre per il segretario della Cigl Maurizio Landini è necessario che vengano bloccati i licenziamenti per tutto il 2020, ricordando inoltre che le settimane di cassa integrazione da ora possono essere richieste consecutivamente, anche se c’è soddisfazione per aver conseguito qualche risultato. Landini esorta il premier a non “ascoltare altre sirene”.

Il “libro dei sogni”

Successivamente interverranno i sindacati Ucl, Usbb, Cub, Cisal, Confsal, Cobas, Unicobas, Cida, Cse, Fnsi mentre in serata gli enti locali Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e Unione delle Province Italiane.
Il primo progetto, denominato “libro dei sogni”, costituito da un piano in 9 capitoli e 55 voci totali che riguarderanno green economy, industria 4.0, ammodernamento, rivoluzione digitale e infrastrutture, sanità, ricerca e giustizia.
Bisognerà gestire anche le tempistiche di questi interventi, visto che i fondi europei riservati all’Italia arriveranno solo successivamente: alcune parti del progetto potrebbero coincidere con la legge di bilancio autunnale