PD e M5S sul Mes, le parti restano sulle proprie posizioni

Alleati di governo ma in forte disaccordo sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità, noto anche come fondo salva stati, una sorta di fondo monetario comunitario dove tutti i membri dell’Unione Europea forniscono una quota per “riempire” questa sorta di fondo di emergenza con dei versamenti elargiti dai paesi dell’unione a cadenza regolare, provvedimento che ha aiutato i paesi in determinati momenti di grande difficoltà economica. Creato nel 2012, è per forza di cose salito di nuovo alla ribalta nell’immaginario comune ovviamente a causa del coronavirus, che ha paralizzato le economie dei paesi più colpiti dal contagio.

Scontro di governo

Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, partiti di maggioranza del governo Conte Bis che continuano ad essere in forte disaccordo sull’utilizzo o meno del Meccanismo Europeo di Stabilità, visto che il PD si mantiene decisamente favorevole all’uso del fondo, mentre il Movimento 5 Stelle ne è da sempre contrario. A ribadire il concetto è il segretario del PD Nicola Zingaretti che spiega le motivazioni per il quale si dovrebbe usufruire del Meccanismo Europeo di Stabilità durante un intervento al Corriere della Sera che vuole evitare la “danza immobile delle parole e degli slogan, appannaggio delle destre“, mentre l’alleato di governo attraverso le parole di Buffagni, viceministro allo sviluppo economico, che ha accusato il PD di non voler spendere i fondi che hanno già “messo da parte” da parte dei propri ministri e di non utilizzare il Mes come una “bandierina”; dello stesso avviso anche Stefano Patuanelli che ha puntualizzato su come la posizione del Movimento sul Mes non sia mai cambiata.

Fondi per la sanità

Esattamente sembra essere questo il problema, secondo Michele Bordo, vice capogruppo del Pd alla Camera, che ricorda che il Mes dopo tanti anni e molte critiche è uno strumento completamente rinnovato rispetto al passato. Secondo Zingaretti attraverso il Mes l’Italia potrebbe chiedere da subito 37,5 miliardi per la Sanità, categoria messa a dura prova durante il coronavirus.