Come sorelle, terza puntata – Anticipazioni 22 luglio

Come sorelle ritorna con la terza puntata nella prima serata del 22 luglio 2020. Che cosa succederà questa volta alle protagoniste? Sinan si trova sempre più nei guai, a causa della morte del padre.

Le prove però non ci sono e così viene rilasciato. Le anticipazioni di Come sorelle ci parlano anche di Cahide e del suo tentativo di tenere il figlio di Tekin fuori dalla sua cerchia familiare. Riuscirà nel suo intento?

Dove siamo rimasti

Nel precedente episodio di Come sorelle, Cilem viene rilasciata dal suo aguzzino. La ragazza sa che la responsabile di tutto è Azra e ora il suo obiettivo sarà trovarla per vendicarsi. Intanto, Sinan si trasferisce nella villa di famiglia ignaro che il padre sia stato ucciso. Le tre sorelle invece fanno sparire le prove della presenza di Tekin, nella speranza di far passare la sua scomparsa per un allontanamento volontario. La Polizia però conclude che Tekin è morto e accusa Sinan, che viene messo agli arresti.

Come sorelle, terza puntata – Anticipazioni

La Polizia non ha alcuna prova per inchiodare Sinan e così è costretta a rilasciarlo nonostante il sospetto omicidio. L’unico divieto riguarda la possibilità di lasciare la città. Intanto, Cahide tenta in ogni modo di tenere Sinan lontano dalle sue figlie. Nonostante un accordo con Cemal, la donna verrà informata che il suo piano non ha alcuna speranza di funzionare. Abbiamo lasciato Cilem piena di rabbia, a causa della morte del fidanzato. Dopo aver cercato a lungo ad Azra, le due amiche riusciranno ad incontrarsi per caso in un ristorante.

La reazione di Cilem sarà dura: giurerà ad Azra che le farà pagare tutto il dolore che le ha procurato. Nel frattempo, Refik aiuta Ipek perchè possa pagare la prima delle tre rate che Tekin doveva per il suo debito. Le anticipazioni di Come Sorelle ci svelano che lo zio delle ragazze, Cemal, deciderà di farla pagare a Cahide per l’affronto subito. L’uomo non potrà fare altro che bruciare tutto l’olio in vendita. Sarà però Ipek a pagare per il danno subito, dato che senza rendita non potrà garantire il pagamento del debito.