Da diverse settimane in terapia intensiva all’ospedale di Siena in gravi ma stabili condizioni, l’ex pilota Alex Zanardi, vittima di un terribile incidente durante una gara di beneficenza mentre era a bordo della propria handbike. L’incidente, avvenuto lo scorso 19 giugno, era stato provocato dalla collisione con un camion, dopo aver perso il controllo del proprio mezzo.
Le varie operazioni
Zanardi ha subito recentemente un intervento di ricostruzione facciale, operato da una squadra specializzata coadiuvata dal primario di chirurgia maxillo-facciale, Paolo Gennaro, mentre in precedenza era già stato operato altre due volte: poche ore dopo il giorno dell’incidente, alla testa, e una seconda, sempre al capo, il 29 giugno per “un’evoluzione dello stato del paziente che ha reso necessario il ricorso ad un secondo intervento di neurochirurgia“. Zanardi si trova da allora in prognosi riservata.
Progressiva diminuizione della sedazione
Pochi minuti fa lo staff dell’ospedale di Siena ha reso noto, in accordo con la famiglia Zanardi, di procedere con la progressiva diminuizione della sedazione alla quale il paziente è sottoposto. Lo staff medico osserverà il progressivo svilupparsi delle condizioni, che restano comunque problematiche, sopratutto dal punto di vista neurologico, ma perlomeno sono stabili. Eventuali aggiornamenti sullo stato di salute verranno comunicate alla famiglia nel corso della prossima settimana.
Chiarezza sull’incidente
Quanto occorso al noto pilota paraplegico, da sempre molto apprezzato per la forza di volontà già dimostrata nel corso della sua carriera automobilistica, e nella sua vita in generale, ha fatto commuovere tutto il paese. Non è ancora ben chiara la dinamica dell’incidente ne come questo possa essere avvenuto, infatti la procura di Siena è al lavoro per chiarire il tutto, esaminandone tutte le possibili cause.
L’handbike di Zanardi è stata presa in esame dal perito dell’università di Firenze ingengnere meccanico Dario Vangi, che incaricato dalla procura locale, effettuerà un sopralluogo sul sito dell’incidente.