Coronavirus, il ministro Speranza: “A fine anno prime dosi di vaccino. Ripartono fiere e crociere”

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato, presso l’ultima udienza in Senato, due imporanti novità in merito al Coronavirus, la riapertura di alcune attività come attività fieristiche e la possibilità di ritornare ad usufruire le navi da crociera, oltre a fornire una data per i primi vaccini anti Covid-19, che arriveranno a fine 2020.

Le dichiarazioni di Speranza

Nel dettaglio il ministro ha così dichiarato: “Nel prossimo decreto del governo con le nuove misure contro gli effetti del coronavirus ci saranno risposte anche per la cura di altre patologie, in merito alle prestazioni sospese o rinviate, che hanno avuto un peso sulle liste di attesa ancor più insopportabile. Mezzo miliardo di euro perché il nostro sistema sanitario nazionale possa nei prossimi mesi recuperare visite, interventi e prestazioni diagnostiche non affrontate in queste settimane di Covid”. Più dettagliatamente: “C’è un candidato vaccino contro il coronavirus e le prime dosi ci arriveranno entro la fine del 2020. E’ un vaccino, detto Astrazeneca, studiato all’Università di Oxford ma in parte italiano perché il vettore virale è stato prodotto dalla Irbm di Pomezia”.

Da rivedere il provvedimento sui treni

Negli scorsi giorni ha fatto piuttosto parlare di se la questione riguardante i posti sui treni, che per decreto anti coronavirus non permettono occupare ogni posto dei vagoni. Provvedimento però ignorato parzialmente da alcune regioni (nello specifico  Piemonte e Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Sardegna), nonostante le avvisaglie che parlano di sensibili aumenti dei casi. In tal senso il governo rivederà il provvedimento per aggiornarlo, mentre nessul problema per il trasporto aereo, che potrà funzionare regolarmente a pieno carico, visto che secondo il Comitato Scientifico “il ricambio d’aria dà margini di sicurezza”, ha continuato il Ministro della Salute.
Ripartiranno regolarmente gli scuolabus dal 14 settembre (l’idea per evitare sovraffollamenti è aumentare il numero di corse) mentre ancora niente di deciso per gli stadi che restano chiusi.