Summit per la Scuola, Speranza pensa alla didattica a distanza in caso di emergenza

Il Coronavirus ha paralizzato moltissimi settori della società che conosciamo, e non ha risparmiato ovviamente anche quello scolastico, fortemente condizionato dalla pandemia, visto che pressochè tutti i paesi colpiti dal contagio (quasi 200) hanno dovuto sospendere le lezioni e in molti casi questo ha significato la fine anticipata dell’anno scolastico, come nel caso dell’Italia.

Summit OMS

Proprio per evitare un’altra “chiusura” che avrebbe effetti ancora più devastanti sul sistema scolastico, e allo stesso tempo ripartire in piena sicurezza prendendo in considerazione l’eventualità di nuovi contagi, è stato creato un vertice coadiuvato dall’OMS. Al termine di questa riunione il direttore Regionale per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge e il Ministro della Salute Roberto Speranza hanno annunciato la necessità di creare linee guida per riprendere le lezioni in maniera più sicura possibile.

Direttive per la didattica

Tra i punti focali ci sarà ovviamente l’igiene delle mani e il distanziamento sociale nelle aule, le principali “armi” contro la diffusione del virus, ma non solo: Speranza ha confermato che soluzioni come la didattica a distanza sarà adottata come misura qualora si presentassero situazioni particolari, come il sovraffollamento/aule troppo piccole e in caso di nuove chiusure.
Confermato l’uso di mascherine dove necessario, saranno inoltre implementate misure particolari per alunni e docenti con condizioni di salute speciali.
In generale il piano è quello di fornire un quadro quanto più realistico possibile, valutando ogni situazione possibile, scongiurando la temuta ipotesi di una nuova chiusura, come accordato anche con gli altri paesi: l’intenzione è quella infatti di creare coalizione tra gli Stati membri per andare avanti congiuntamente e attuare le migliori misure possibili sull’offerta di un’istruzione scolastica sicura per tutti, e questo porterà i vari paesi a condividere dati sensibili utili anche per tutelare meglio possibile la salute di bambini e giovanissimi, anche loro a rischio dopo le recenti mutazioni del coronavirus.