Messi resta al Barcellona, l’argentino: “Mai per vie legali col club che amo”

Messi resta al Barcellona. E’ questa probabilmente la vera notizia di questa giornata. Il capitano e simbolo del club blaugrana, dopo alcune settimane di tira e molla nate probabilmente dopo l’umiliante sconfitta in Champions League contro il Bayern Monaco per 8-2, alla fine ha deciso di non continuare questa pericolosa battaglia (per entrambe le parti) contro il club blaugrana e ha deciso di restare in Liga anche il prossimo anno.

Una decisione avvenuta al termine di una giornata lunga e interminabile, iniziata con il botta e risposta con la Liga. Il padre dell’attaccante argentino, infatti, ha chiarito la propria posizione contrattuale attraverso una risposta ufficiale rivolta alla Liga, che aveva contestato la volontà del calciatore di liberarsi unilateralmente dal club blaugrana e che il pagamento della clausola da 700 milioni di euro sarebbe stata l’unica via per una fine anticipata del rapporto tra Messi e il Barcellona.

Immediata è stata la contro risposta della Liga, che con un altro comunicato ufficiale ha ribadito quanto espresso il 30 agosto scorso, riguardo alla questione clausola rescissoria da 700 milioni di euro all’interno del contratto di Lionel Messi.

Messi resta al barcellona: le parole dell’attaccante argentino

Dopo ore di tensione il disgelo. A comunicare l’intenzione di continuare a giocare per il Barcellona è stato lo stesso Lionel Messi attraverso un’intervista rilasciata a Goal.es: “Perché ho impiegato tanto tempo a decidere di restare? Primo, perché dopo la sconfitta di Lisbona è stata molto dura. Sapevamo che erano un rivale molto difficile, ma non sapevamo che saremmo finiti in quel modo, dando quella cattiva immagine per il club e per il Barcellona. Abbiamo dato una pessima immagine. Era sbagliato, non mi sentivo niente. Volevo che passasse del tempo e poi sarei uscito a chiarire tutto.

Ho detto al club, in particolare al presidente, che volevo andare. Glielo dico da tutto l’anno. Credevo che fosse ora di farsi da parte. Credevo che il club avesse bisogno di più giovani, nuove persone e pensavo che il mio tempo a Barcellona fosse finito, sentendomi molto dispiaciuto perché ho sempre detto che volevo finire la mia carriera qui. È stato un anno molto difficile, ho sofferto molto in allenamento, nelle partite e nello spogliatoio. Tutto è diventato molto difficile per me ed è venuto il momento in cui ho pensato di cercare nuovi obiettivi, nuove arie. Non è arrivata per il risultato di Champions League contro il Bayern, alla decisione ci pensavo da tempo. L’ho detto al presidente e beh, il presidente ha sempre detto che a fine stagione potevo decidere se volevo andare o se volevo restare e alla fine lui non ha mantenuto la parola data.

Ovviamente ho avuto difficoltà a decidere. Non viene dal risultato del Bayern, viene da tante cose. Ho sempre detto che volevo finire qui e ho sempre detto che volevo restare qui. Che volevo un progetto vincente e vincere titoli con il club per continuare ad espandere la leggenda del Barcellona a livello di titolo. E la verità è che non c’è stato nessun progetto o altro da molto tempo, si destreggiano e coprono buchi mentre le cose vanno. Come ho detto prima, ho sempre pensato al benessere della mia famiglia e del club”.

Antonio Menzanotte: