Inchiesta Lega, c’è una nuova pista, Salvini si dichiara “non preoccupato”

Si arricchisce di nuovi dettagli l’inchiesta relativa ai tre commercialisti di fiducia della Lega, arrestati nella giornata di ieri per aver effettuato la compravendita di un immobile a Cormano a prezzo risultato gonfiato.

Inchiesta

Dopo l’arresto dei tre commercialisti, la Guardia di Finanza ha avviato le indagini che hanno approfondito la questione su parte della somma incassata dalla vendita (circa 300mila euro), per definire la destinazione finale della somma guadagnata in modo illecito.
La palla è passata alla magistratura che hanno fatto partire una rogatoria in Svizzera visto che la somma di denaro è transitata presso una fiduciaria di Panama con sede proprio in Svizzera, dove sono partite delle indagini per comprendere il flusso di denaro.
I tre commercialisti Alberto Di Rubba, Andrea Manzoni e Michele Scillieri, tutti vicino alla Lega sono stati posti agli arresti domiciliari e accusati per peculato, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, assieme ad un quarto elemento, Fabio Giuseppe Barbarossa.
Secondo i pm incaricati l’operazione avrebbe drenato fondi pubblici, denaro che è andato poi “disperso” su svariate società ancora non totalmente identificate, in una modalità che ricorda quella dei 49 milioni di euro: lo scorso giugno era stato arrestato e interrogato Luca Sostegni, al quale è stato chiesto anche sulla somma di denaro arrivata dall’immobile, ma Sostegni ha dichiarato di aver fatto solo da prestanome nelle operazioni già note alla magistratura, dichiarandosi responsabile solo sulla struttura di Cormano.

La reazione di Salvini

La vicenda non sembra aver preoccupato il leader della Lega Matteo Salvini, in questi giorni impegnato in campagna elettorale in Campania in vista delle elezioni regionali. In merito alla vicenda Salvini si è definito “la persona più tranquilla del mondo, non mi preoccupa l’inchiesta e non mi preoccupa il No di Giancarlo Giorgetti al referendum”, altro nodo che potrebbe creare attriti con quest’ultimo sul voto al taglio dei parlamentari.