Inter, Joao Mario escluso dal ritiro ma ci sono ostacoli per la cessione

Nel ritiro organizzato dall’Inter ad Appiano Gentile, in vista dell’imminente inizio della nuova stagione agonistica sono arrivati pressochè tutti, anche calciatori considerati cedibili, fuori dal progetto o comunque non centrali nel progetto di Antonio Conte, riconfermatissimo alla guida dei meneghini dopo alcuni screzi al termine della passata stagione.

Assente il portoghese

L’unico che non era presente, ufficialmente causa permesso per motivi familiari, è il centrocampista portoghese Joao Mario, ritorno dopo l’avventura alla Lokomotiv Mosca dove non è stato riconfermato, restando di fatto sul libro paga dell’Inter ma in maniera piuttosto evidente, fuori dai piani del club nerazzurro. Una vera e propria situazione da separato fuori casa, per il portoghese, considerato molto spesso un oggetto misterioso visto che il suo adattamento alla serie A ha comportato diversi problemi che non gli hanno permesso di far parte dei titolari, tanto che l’avventura italiana è stata costellata dal primo prestito al West Ham, prima di approdare in Russia, senza ritornare agli ottimi livelli messi in luce ai tempi dello Sporting Lisbona, dove fu comprato dall’Inter per oltre 40 milioni di euro.

Cessione difficile

La cessione del 27enne appare tuttavia complicata, tant’è che l’Inter ha provato ad inserirlo in diverse trattative con svariati club di Premier League, senza per ora riscuotere grande successo e l’unica seria pretendente, il Benfica, che aveva chiesto informazioni su un possibile ritorno in patria del giocatore non ha affondato il colpo.
La dirigenza meneghina ha nel frattempo intavolato dialoghi con il Tottenham nell’affare Ndombele e con il Chelsea per Kante ma senza sbocchi veri e propri.
Arrivato in Italia nel 2016 sotto richiesta dell’allora tecnico De Boer dopo le ottime prestazioni con la nazionale lusitana, firmò un contratto quinquennale da 3 milioni di euro e probabilmente anche per questo motivo risulta complicato da “piazzare” sul mercato, visti anche gli altri esuberi che il DG Beppe Marotta dovrà occuparsi, considerato che il mercato chiuderà il prossimo 5 ottobre.