Verona, conferenza stampa Juric: “Siamo in emergenza. Mercato? Ecco cosa ci manca…”

Conferenza stampa Juric – Il Verona è in grande emergenza in vista della prima giornata di Serie A contro la Roma. Ivan Juric deve fare i conti con alcune assenze, anche Benassi – appena arrivato dalla Fiorentina – è indisponibile. Queste le parole dell’allenatore giallobù in conferenza stampa.

Indisponibili? È una situazione difficile, domani saremo in emergenza, non so chi far giocare. Sapevamo che avremmo dovuto prendere tanti giocatori e che non sarebbe stato facile. Noi come società siamo visti diversamente rispetto all’anno scorso, e questo porta difficoltà. 

Abbiamo grande difficoltà dietro, in mezzo e davanti. Sono arrivati giocatori giusti per noi, ma soprattutto in difesa hanno bisogno di tanto lavoro. Magnani è fuori, Cetin è presente ma ha grandi margini, è molto indietro. Tamèze magari riesce a fare un tempo, Benassi non può giocare perché ha un problema al polpaccio. Gunter se riesce a fare un tempo è tanto. È una situazione di grande emergenza, ma rimango fiducioso che siano i giocatori giusti. È come se si giocasse tra un mese, per la situazione.

Benassi quando torna? Ha avuto un infortunio alla fine dello scorso anno, ma secondo il nostro medico ha bisogno di un inserimento soft. Zaccagni? Ha fatto solo una settimana con noi, è un ragazzo che ha bisogno di tanto lavoro. Quando trova continuità diventa importante. Può giocare per uno spezzone, ma non è in condizione per fare tutta la gara.

Dawidowicz, poi, non riesce a recuperare bene dal suo problema, ha avuto un infortunio stranissimo. Gunter solitamente ha bisogno di più tempo. Magnani ha cambiato modo di lavorare, e per Lazovic è un infortunio che si è procurato in nazionale”.

Poi spazio anche al calciomercato: “Ieri è arrivato Barak, oggi penso che Favilli sarà all’allenamento. Bisogna lavorare, non puoi buttarli dentro così. Poi ci vuole tempo, anche chi è arrivato a inizio ritiro fisicamente è molto sotto. È tutto strano. Cercavamo di mettere giocatori al posto di chi è partito, poi quando li vendi a grande squadre significa che sono giocatori top. Non è semplice sostituirli, bisogna alzare il livello di chi c’è.

Per completare la rosa ce ne vogliono quattro o cinque forti. Finora abbiamo lavorato bene, il problema è che non avevamo alternative in casa. Adesso abbiamo preso giocatori che pensiamo possano sostituire i titolari che abbiamo perso, e abbiamo preso giocatori che potrebbero essere alternative in futuro. 

Sulle fasce siamo a posto. L’attacco è completamente scoperto, sono andati via in tanti. In mezzo siamo abbastanza a posto, e dietro sono preoccupato. Pessina torna? È fattibile, il problema è che è infortunato. Ci vuole tanto tempo per il rientro, ma siamo molto attaccati a lui, a livello umano e come calciatore. Ha il nostro spirito, e vogliamo che torni. E anche lui vuole tornare a tutti i costi”.