Morbo di Parkinson: fai attenzione, questi sono i primi sintomi

Il Parkinson, malattia neurodegenerativa, la seconda più comune al mondo dopo l’Alzheimer, che può essere annoverata nell’ambito dei “Disordini del Movimento”. Descritta per la prima volta da James Parkinson, esordisce generalmente attorno ai 58/60 anni. In casi rari, si può avere a che fare con esordi precoci, tra i 21 e i 40 anni.

Quali sono i primi sintomi di questa patologia, profondamente invalidante per chi la vive in prima persona e pesantissima per i care giver? Scopriamoli assieme nelle prossime righe.

Sintomi della malattia di Parkinson: quali sono i principali

I sintomi principali della malattia di Parkinson – le cui cause non sono ancora note in maniera chiara – sono il tremore a riposo, ma anche la rigidità e la lentezza nei movimenti, nota con il nome tecnico di bradicinesia.

Nella fase più avanzata della malattia, il Parkinson si manifesta con l’insorgenza di instabilità posturale (il paziente tende spesso a perdere l’equilibrio).

Attenzione: quando si parla del Parkinson, è necessario rammentare che il tremore non riguarda tutti i pazienti con la diagnosi di questa malattia.

Quando la patologia esordisce, si possono incontrare delle difficoltà nel riconoscere i sintomi. Il motivo è legato al fatto che, di freqeunte, si presentano in maniera subdola. Poco costanti, dal momento che la progressione della malattia è lenta, possono ingannare il paziente e i suoi familiari o non essere proprio colti.

Data questa doverosa premessa, entriamo nel vivo dei singoli sintomi.

Tremore a riposo

In questo caso, si ha a che fare con un sintomo che risulta più evidente su un singolo lato. Ricordiamo inoltre che il tremore può riguardare la mano, ma anche i piedi o la mandibola.

Rigidità

Difficile da riconoscere nella sua gravità, la rigidità muscolare riguarda quasi sempre un singolo lato del corpo. In linea di massima, si manifesta a livello degli arti, del tronco o del collo.

Lentezza dei movimenti

Detta anche bradicinesia, la lentezza dei movimenti viene invece riconosciuta dai pazienti che la sperimentano in prima persona e che, in generale, lamentano il disagio dovuto alla difficoltà nello svolgere attività quotidiane fino a poco tempo prima immediate.

Qualche esempio? Il rallentamento palese – e ribadiamo fastidioso – nello svolgimento di attività ordinarie come l’igiene personale o il vestirsi.

Fondamentale è ricordare che la bradicinesia è spesso accompagnata da altri segnali da non trascurare. Tra questi è possibile citare i cambiamenti nella grafia, così come l’aumento della salivazione, il decremento della capacità espressiva del volto e la minor efficienza dei muscoli che sovrintendono al processo di deglutizione.