Il sale scade? Ecco la risposta che sconvolge tutti

Il sale da cucina è costituito da cloruro di sodio. Si può ricavare sia dal mare (sale marino) che dalla roccia (salgemma) . Il sale marino viene ottenuto dall’evaporazione dell’ acqua del mare nelle vasche saline. Il sale di roccia invece viene ricavato estraendolo dai giacimenti di cloruro di sodio. Il sale, si può trovare principalmente sotto forma di sale grosso o sale fino e ne esistono diversi tipi come: il sale nero di Cipro , il sale rosa dell’Himalaya ,il sale blu di Persia, il sale grigio di Bretagna, il sale integrale, il fior di sale, il sale iodato.
Il sale viene usato fin dall’antichità come strumento per conservare il cibo, carne o pesce, ma anche come vera e propria merce di scambio, mentre oggi viene usato sopratutto per esaltare i sapori.

Benefici e contro indicazioni del sale

Spesso il sale viene considerato dannoso per il nostro organismo, ma non molti sanno che ha proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Regola la pressione arteriosa e lo scambio dei liquidi nel corpo. Previene la stitichezza e aiuta anche la depurazione. A tavola, ovviamente va usato in dosi moderate, senza esagerare dato che un uso eccessivo di sale provoca un aumento della pressione arteriosa con il rischio di gravi patologie.

Il sale scade? Ecco la risposta che sconvolge tutti

Il sale può essere conservato anche per anni, dato che non contiene residui di acqua quindi non può scadere. A volte, però è possibile la formazione di piccoli animali, come i ‘ punteruoli della pasta e della farina’ , all’ interno del sale e quindi ovviamente dovrà essere buttato. Ma se conservato nel modo giusto , nella dispensa, può durare per tanto tempo. Ovviamente sulla scatola del sale viene scritta comunque la data di scadenza perché in Italia è obbligatorio per legge scrivere la data di scadenza su tutte le confezioni di alimenti.

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