Con l’obiettivo di abbassare la glicemia ecco dei consigli sull’uso della philadelphia

È importante avere il formaggio come secondo piatto al posto del pesce, delle uova o della carne, piuttosto che un alimento “in più” da mangiare a fine pasto o come aperitivo. Nel calcolare la dimensione della porzione considerare anche il formaggio grattugiato aggiunto alla pasta, generalmente non superiore a 10-20 grammi. A questo proposito, il formaggio diventa un prezioso alleato nell’abbassare l’indice glicemico, e come piatto si mangia la pasta al pomodoro semplice e salutare.
Un ampio studio dell’Università di Lund in Svezia ha anche scoperto che mangiare formaggio e latticini può proteggere dal diabete di tipo 2: infatti, mangiare 8 porzioni di latticini al giorno può ridurre il diabete del 23%. Rischio di sviluppare questa malattia a causa dell’effetto dei grassi sul metabolismo dell’insulina e del glucosio. Secondo gli stessi ricercatori, i risultati vanno comunque interpretati con buon senso.

Latticini per dolci

Oltre alla ricotta, un altro ingrediente per un dolce goloso a basso indice glicemico è il formaggio spalmabile, disponibile anche in una versione più leggera. Il formaggio spalmabile ha solo 120 calorie per 100 g, perfetto per una classica cheesecake, o come ripieno o dessert al cucchiaio, aggiungendo ingredienti sani come cacao amaro alla crema di formaggio o ricotta in polvere, frutta. Fresco o essiccato e cannella. Un ottimo alleato per la preparazione di dolci a medio indice glicemico è una versione “alla greca” dello yogurt bianco, ricco di proteine ​​e di farcitura extra. Il latte, invece, è l’ingrediente principale del creme caramel: basta usare la stevia al posto dello zucchero, ed è una prelibatezza che tutti possono gustare, con un indice glicemico molto basso.

Pane e marmellata con…Mandorle e burro

Per chi preferisce una colazione tradizionale a base di pane e marmellata, l’abbinamento ideale per dare energia senza sovraccaricare l’insulina è due fette di pane integrale con burro e frutta candita, senza zuccheri aggiunti, e una manciata di frutta. Tipo mandorla. In questo caso, burro e mandorle sono due voraci ingredienti “funzionali”, in quanto i loro grassi regolano il passaggio dello zucchero nel flusso sanguigno. Inoltre, a livello nutrizionale, il consumo consapevole di burro (equivalente a 10 g/giorno) viene in gran parte ripristinato grazie agli acidi grassi a catena corta che possono essere utilizzati direttamente dal tessuto muscolare e dal cervello. I latticini integrali riducono il rischio cardiaco proprio grazie agli acidi grassi a “catena media e corta”. Il burro per la colazione ha anche un’eccellente quantità di vitamina A: 10 grammi di burro forniscono 90-100 microgrammi di vitamina A, che equivalgono a circa un sesto del fabbisogno giornaliero di vitamina A.

I latticini senza lattosio nei dessert: più dolce, meno zucchero!

I latticini senza lattosio non hanno un valore energetico o nutritivo diverso rispetto a prodotti lattiero-caseari convenzionali simili. La fonte dello yogurt e del formaggio scremato è il latte, in cui il lattosio viene scomposto in glucosio e galattosio, ma conserva le stesse calorie e gli stessi nutrienti della fonte. Sebbene il latte altamente digeribile sia stato creato per le persone intolleranti al lattosio, può essere una soluzione per ridurre l’uso di zucchero nei dolci. Infatti, il latte senza lattosio ha una dolcezza più forte rispetto al latte convenzionale a causa della scomposizione del lattosio in glucosio e galattosio. Nello specifico il lattosio ha un potere edulcorante di 0,2, mentre i due zuccheri nella versione free hanno un potere edulcorante di 0,5.

Per rendersene conto basta confrontare il gusto del latte senza lattosio con la versione classica: il latte senza lattosio è molto più dolce in bocca. La stessa cosa accade con panna e mascarpone. Usando queste versioni senza lattosio nei dessert, puoi ridurre la quantità di zucchero richiesta nelle ricette per benefici per la salute e la forma.