Attenzione, ecco cosa succede a chi mangia tutti i giorni la bresaola: “Pazzesco!”

La bresaola è uno dei salumi più apprezzati in Italia, soprattutto per il suo sapore raffinato che la caratterizza.

La bresaola è un salume crudo a pezzo intero non affumicato prodotto tipicamente nelle regioni del Nord Italia. Può essere ottenuta con carni di manzo, cavallo, cervo o maiale.

Non tutte le bresaole sono uguali, poiché
ogni azienda ha la propria ricetta, che dipende anche dal taglio di carne bovina usato e dagli ingredienti o additivi aggiunti. I tagli più frequenti sono punta d’anca, magatello, fesa, sottofesa e sottosso.

La bresaola non va cotta, va aggiunta solo a fine cottura o fuori dal fuoco. Altrimenti si indurisce o diventa amara.

Benefici e proprietà della bresaola

La bresaola è un alimento molto nutriente, povera di grassi e ricca di proteine, minerali e vitamine infatti è frequentemente usata  nelle diete dimagranti e sportive.

Le proteine che contiene sono utili per il rafforzamento muscolare e il recupero dell’energia. Perciò la bresaola è indicata anche nelle fasi di convalescenza a seguito di influenza o malanni di stagione.

I minerali e le vitamine garantiscono il buon funzionamento del metabolismo; la vitamina E e il selenio hanno un’azione antiossidante per l’organismo. Mentre le vitamine del gruppo B e B12, aiutano anche a prevenire l’influenza e proteggere  la pelle.

Fosforo e calcio promuovono la buona salute delle ossa e dei denti, mentre il ferro e il rame sono importanti per la produzione dei globuli rossi.

Il potassio, infine, è importante per la salute dell’apparato cardiovascolare.

Controindicazioni

La bresaola ha un alto contenuto di sodio quindi è sconsigliata per chi soffre di ipertensione. Essendo una carne cruda è sconsigliata anche alle donne in gravidanza.

Un consumo eccessivo di bresaola, dato che è una carne rossa, aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori. La bresaola può influenzare negativamente i livelli di colesterolo

Inoltre contiene nitriti, viene aggiunta agli alimenti per preservarne le caratteristiche e migliorarne la conservabilità. Però questa sostanza se assunta in grandi quantità può essere cancerogena.