Soffri di carenza di ferro? ecco cosa dovresti mangiare spesso

Nel mondo ci sono circa 2 miliardi di persone affette da carenza di ferro.

Cos’è la carenza di ferro

La carenza di ferro, si verifica quando il nostro organismo non assorbe sufficiente ferro dagli alimenti che mangiamo. È anche conosciuta come anemia sideropenica ed è una malattia che si presenta quando nel nostro organismo c’è una ridotta quantità di ferro.

Il ferro è molto importante per il nostro organismo. È presente nel nostro sangue all’interno di alcune proteine fondamentali come l’emoglobina.

L’emoglobina trasporta l’ossigeno dai polmoni alle cellule del nostro corpo.

Per diagnosticare una carenza di ferro si deve fare un esame del sangue, analizzando proprio i valori dell’emoglobina. Questi non devono scendere al di sotto di 12 grammi per decilitro nelle donne e 13,4 per decilitri negli uomini.

Non tutto il ferro di cui abbiamo bisogno proviene dall’alimentazione. Il ferro presente negli alimenti assunti entra nel nostro organismo tramite la trasferrina, e viene accumulato nel fegato sotto forma di ferritina, una proteina di deposito.

Principalmente però proviene dalla disgregazione dei globuli rossi invecchiati, e viene riutilizzato nel midollo osseo per formare l’emoglobina presente nei nuovi globuli rossi.

Ecco cosa dovresti mangiare spesso

In caso di carenza di ferro, ovviamente è consigliabile seguire una dieta specifica, preferendo alcuni cibi. In anzitutto, dobbiamo fare la distinzione tra due tipi di ferro presente negli alimenti cioè il ferro eme contenuto nella carne ed è più facilmente assimilabile da nostro organismo e il ferro non eme, di origine vegetale e il processo di assorbimento è più lento.

Tra gli alimenti che dobbiamo mangiare per risolvere questo problema troviamo: il fegato, le carni (soprattutto il tacchino), il pesce, i frutti di mare, il tuorlo d’uovo, i legumi, i funghi, la verdura a foglia verde, la frutta secca e i cereali integrali.

È consigliato mangiare anche tanta vitamina C per migliorare il livello di assimilabilità.

In alcuni casi, se la dieta non basta, si possono assumere anche degli integratori e dell’acido folico.