Preparati a rinvasare i tuoi ciclamini: guida completa dell’estate

Una delle piante da fiori più diffuse in case e giardini e conosciuto fin dai tempi dei romani (Plinio ne parla in vari scritti), i ciclamini ci accompagnano e ci rallegrano anche nelle più grigie giornate invernali.

È infatti una pianta che amando l’ombra e l’inverno fiorisce da ottobre fino ad aprile/maggio. In quest’ultimo in cui si vedrà la pianta appassire e seccare, spogliandosi di fiori e foglie ed è proprio questo il momento si può commettere l’errore di buttar via la pianta. Niente paura perché il ciclamino è una pianta perenne e se curata per bene vive per molti anni. Ma allora perché secca in estate?

Preparati a rinvasare i tuoi ciclamini: guida completa dell’estate

Come già detto i ciclamini amano l’inverno ed il freddo, quindi a partire da Maggio/Giugno entrano semplicemente in riposo vegetativo. La pianta resta però viva in quanto il fulcro vitale è tutto nel bulbo sottostante dalla cui forma circolare prende il nome l’intera pianta.

Il nome scientifico infatti è “Cyclamen” etimologicamente derivante dalla parola greca kyklos ossia “cerchio” definizione attribuitagli per la prima volta dal botanico francese Joseph Pitton de Tournefor.

E dopo un po’ di sane nozioni storico-linguistiche torniamo alla botanica. Come detto nei mesi estivi il bulbo che è sotterrato rimane vivo e ricco di sostanze nutritive per le nuove fioriture.

Per mantenerlo in vita, però, questo bulbo circolare deve essere mantenuto sottoterra (anche 3-4 cm di profondità sia esso in vaso o in giardino), tuttavia per la sua sopravvivenza occorre tenerlo in una zona all’ombra dove, insomma, non batta il sole diretto altrimenti il bulbo tenderà a stressarsi, asciugarsi e morire (non è un caso, infatti, che l’habitat naturale della pianta è quella del sottobosco con alberi che gli fanno ombra in estate mentre in inverno, perdendo le foglie, lasciano entrare luce e più freddo).

In ogni caso, nonostante ci sia calura nel periodo estivo non bisogna comunque esagerare con le innaffiature perché, come detto, il bulbo è ricco già di sostanze nutritive ed eccessive innaffiature porterebbero al problema opposto della siccità: marciume.

Da quanto detto dunque nel periodo estivo bisognerà fare questi tipi di accortezze. Col passare del tempo l’apparato radicale della pianta tenderà ad accrescersi e magari a strabordare dai fori sottostanti il vaso.

Come comportarsi in questo caso?

Bisognerà prendere un vaso di dimensioni più grandi: non di molto, un massimo di 5-6cm più ampio in circonferenza. Creare sul fondo del nuovo vaso uno stato drenante fatto di 2-3cm fatto di sassolini o ghiaia o argilla.

Dopodiché si estrae il ciclamino con tutto il pane radicale dal vecchio vaso e lo si poggia sullo strato drenante.

Infine un po’ alla volta vi si versa del terriccio universale nello spazio tra il pane radicale e i bordi del vaso più grande fermandosi a 3-4 cm dall’apice del vaso per permettere una più adeguata innaffiatura.