Se vuoi curare l’orchidea e non sai come fare, l’esperto parla di queste tecniche

Curare l’orchidea non è semplice perché richiede delle attenzioni particolari e una specifica conoscenza della specie a cui appartiene. Molte persone ricevono o acquistano delle piante di orchidee senza sapere poi come curarle. Il fiore dura un breve periodo e poi muore, con un certo disappunto da parte del proprietario.

In realtà, non è sempre colpa dell’orchidea ma anche di gesti sbagliati che compiamo noi senza rendercene conto. Non ci accorgiamo di sbagliare perché non sappiamo come vanno coltivate le orchidee e pensiamo che le piante siano più o meno tutte uguali. Niente di più sbagliato. Ogni pianta ha una sua esigenza specifica che va ascoltata e accolta se vogliamo che cresca in salute e forte.

Come curare l’orchidea

L’esperto consiglia di partire dalle basi, ovvero dalla messa a dimora della pianta. Non possiamo semplicemente acquistare la pianta e metterla dove ci piace ma dobbiamo seguire le sue esigenze naturali. L’orchidea, in particolare, ama le zone soleggiate ma non l’esposizione diretta del sole. Dobbiamo perciò scegliere uno spazio vicino alla finestra ma riparato dai raggi diretti del sole.

Lo spazio vicino alla finestra deve altresì garantire una protezione dalle correnti di aria e dagli sbalzi termici. Non c’è nulla di più deleterio per una pianta di orchidea di soffrire il freddo o di patire il vento. Se non un eccesso di acqua. L’acqua è la nemica numero uno della nostra orchidea, non va mai data in abbondanza.

Dobbiamo dare il giusto contributo idrico affinché la pianta sia nutrita ed evitare come la peste i ristagni. Per ovviare a entrambi i problemi si può ricorrere al trucchetto dell’innaffiatura a immersione. Basterà inserire il vaso di orchidea in una bacinella di acqua e lasciarla in immersione per qualche ora.

La pianta assorbirà tanta acqua quanto ne basta e sarà nutrita per un bel po’ di tempo. Come facciamo a capire quando è ora di innaffiare la pianta? ll terriccio superficiale dovrà essere secco o appena umido. Solo in quel momento potremo procedere a innaffiare. Fino a quando la pianta non ha completato la riserva di acqua non dobbiamo procedere a darne altra.

Certi tipi di orchidee, inoltre, nascondono delle sacche di immagazzinamento dell’acqua per cui, anche se sembra non abbiano più alcun contributo idrico, in realtà, ne stanno nascondendo all’interno del fusto e delle radici. Curare l’orchidea significa anche conoscere in parte la sua morfologia così importante per garantirne il successo nella coltivazione.

La potatura

La potatura è un capitolo piuttosto delicato perché cambia in base alla specie in cui la pianta appartiene. Ci sono delle orchidee a cui devono essere tagliati i rami per fare una nuova fioritura e altre che hanno bisogno dei rami vecchi per rifiorire. Qualora venissero tagliati potremo dire addio ai nuovi fiori.

In questo contesto, dunque, sarà importante informarsi presso il rivenditore in cui abbiamo acquistato la pianta o su internet. Così sapremo esattamente come agire per non fare danni alla pianta. Curare l’orchidea diventerà così piacevole perché avremo la possibilità di conoscere e avvicinarsi al loro misterioso ecosistema.