Colesterolo: tutte le controindicazioni che nessuno conosce

Il colesterolo come sappiamo è una sostanza grassa che si trova nell’intero organismo ed è indispensabile per il normale funzionamento delle cellule. Serve anche all’organismo per generare gli ormoni, costruire le pareti delle cellule e altri processi importanti.

Colesterolo: tutte le controindicazioni che nessuno conosce

Il colesterolo alto non causa alcun sintomo e per questo motivo può essere definito come una specie di killer silenzioso. Però, attraverso un esame del sangue, possiamo misurare i diversi tipi di colesterolo.

Per combattere il colesterolo si tende sempre a far uso delle statine, le molecole riconducibili a questa classe di medicinali riducono la formazione di placche nelle arterie, perché vanno a interferire con la produzione del colesterolo.

Le statine sono abbastanza sicure per la più grande parte dei pazienti, ma bisogna rammentare che la risposta ai farmaci varia da individuo ad individuo. Difatti diversi pazienti potrebbero mostrare meno effetti collaterali con un certo tipo di farmaco, e maggiori effetti collaterali con altri.

Però diverse molecole, in particolare la lovastatina e la simvastatina, presentano interazioni risapute con altri farmaci. Questi fattori, insieme al livello di colesterolo che si desidera raggiungere, favoriranno il medico a scegliere il tipo di statina, oppure un farmaco differente.

Le statine hanno il compito nel cuore, di azionare la stabilizzazione delle pareti dei vasi sanguigni è ciò è utile perché diminuisce le probabilità di spaccatura delle placche e quindi il rischio di infarto.

Inoltre, servono per allentare i vasi sanguigni, e quindi riducono la pressione. Le statine potrebbero far diminuire anche il rischio di composizione di trombi. Proprio per questo motivo i medici attualmente stanno iniziando a prescriverle prima e dopo l’intervento di bypass o di angioplastica e dopo alcune forme di ictus.

Controindicazioni delle statine

La controindicazione però è che questa cura al colesterolo può portare in determinati pazienti gravi danni alimentando i sintomi dello stesso colesterolo. Esempi possono essere i danni epatici che in alcuni casi, le statine possono far allargare la produzione di enzimi epatici e se l’incremento è leggero in genere al paziente viene consigliato di continuare l’assunzione, se invece fosse rilevante potrebbe essere necessario sospendere la terapia.