Quali sono le piante che si riproducono per talea? la verità

Le piante che si riproducono per talea sono tante e ognuna di esse riesce a dare vita a una nuova e fiorente coltivazione. Ma che cos’è la talea? Si tratta di una parte di pianta o di albero che viene sottratta per poi essere dissotterrata o messa nell’acqua affinché attecchisca e nasca una nuova vita. Possiamo dire in senso generale che la talea è una figlia della pianta da cui viene sottratta.

D’altronde se osserviamo gli alberi e le piante, vediamo che ai suoi piedi possono spuntare delle piccole piante destinate a diventare simili alla pianta madre. Il processo è una garanzia di sopravvivenza che l’albero mette in atto per salvaguardare il proprio futuro. In particolare, il dispiegamento di forze avviene nel sottosuolo a livello radicale.

Pertanto, il meccanismo funziona anche facendolo per selezione. La talea viene quindi selezionata, tagliata e messa a dimora sul terreno oppure tenuta per un breve periodo in un contenitore dell’acqua. In questo modo nasceranno delle nuove radici e la pianta sarà pronta per intraprendere il suo cammino di vita individuale.

Quali sono le piante che si riproducono per talea?

La varietà di piante che si riproduce per talea è pressoché infinita e variegata. Addirittura le erbe aromatiche possono seguire il procedimento della talea mettendole in un contenitore di acqua. Possiamo definire la talea come una sorta di clonazione vegetale che è decisamente più efficace di quella che si vorrebbe fare a livello umano.

Le talee possono essere realizzate in diversi modi. Il primo è dai germogli, come accade per le patate o con altre piante. Per una ragione di stagionalità di solito questo meccanismo viene attivato in primavera quando le temperature si apprestano a migliorare e il clima diventa in generale più favorevole per la coltivazione.

I rami possono diventare delle talee ed è questo il caso più diffuso per creare nuove piante ornamentali. Bisognerà scegliere un ramo giovane, forte e in salute affinché attecchisca in modo ottimale. Di solito si esegue un taglio longitudinale a 45 gradi per favorire alla nuova pianta l’assorbimento dei nutrimenti. Sul taglio viene anche apposta una sorta di polvere cicatrizzante che previene eventuali infezioni. Questo metodo è utilizzato durante tutto il periodo dell’anno. Dipende dalla pianta ed è strettamente collegato al periodo di fioritura.

Infine ci sono le talee semi-lignificate e lignificate che si operano su piante che stanno abbandonando le foglie e si preparano alla stagione invernale o quelle già passate a riposo. I rami devono avere almeno un anno di vita ed essere forti e robusti. Si usa questo metodo soprattutto con le piante da frutto.

La talea: informazioni utili

Le talee devono seguono obbligatoriamente le esigenze della pianta madre. Pertanto, quando operiamo il taglio dobbiamo considerare le condizioni originali della pianta. Dobbiamo dunque assicurare alla nuova pianta la stessa esposizione solare, la medesima composizione del terreno e il giusto apporto idrico. La talea avrà bisogno di essere concimata perché necessita di tutti i nutrimenti essenziali per prosperare. Nel giro di poco tempo otterremo una figlia degna della propria madre.

Andrea Falco: