Le zanzare possono trasmettere il covid? La domanda che si chiedono tutti

Ormai da due anni a questa parte lottiamo giorno dopo giorno con una pandemia ancora in atto. Difatti nel gennaio del 2020 è stato ufficialmente scoperto un nuovo ceppo di Coronavirus SARS-CoV-2. Il 31 dicembre del 2019, le autorità sanitarie cinesi avvertono di un focolaio di polmonite atipica nella Provincia dell’Hubei, in Cina, precisamente nella città di Wuhan. Il sospetto è che il contagio da Covid sia avvenuto tra animali vivi al Wuhan’s South China Seafood City market. Da quella prima variante si sono sviluppate tante altre.

La variante inglese, separata nel settembre 2020 in Gran Bretagna, registra una maggiore contagio e un’elevata patogenicità rispetto alle altre varianti, il che porta a un maggiore pericolo di ospedalizzazione e un alto numero di decessi.

Anche variante sudafricana, isolata in Sud Africa nell’ottobre 2020, ha un’innalzata trasmissibilità. Inoltre, dai primi studi su di essa compare che l’efficacia del vaccino si riduca in caso si contragga questo ceppo della malattia. La terza variante ad essere stata isolata nel gennaio 2021 in Brasile e Giappone è la variante brasiliana.

Fino ad ora, è monitorata con tanta applicazione per via del suo elevato tasso di trasmissibilità rispetto le altre varianti. Inoltre, i primi studi hanno stabilito una riduzione d’efficacia del vaccino e un alto numero di reinfezioni da COVID-19 in soggetti guariti.

Il contagio del COVID-19 può avvenire in molti modi, oggi vedremo se le zanzare possono esserne portatrici.

Le zanzare possono trasmettere il covid? La domanda che si chiedono tutti

Sia la zanzara tigre che la zanzara comune non sono in grado di trasmettere il virus. A scacciare una preoccupazione molto provata con l’inizio della stagione calda, sono i dati preparatori di uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per stimare, attraverso prove di infezione sperimentale, la possibilità che le zanzare possano esser vettori del nuovo coronavirus.

Ad oggi non c’è nessuna evidenza scientifica di una trasmissione attraverso insetti che succhiano il sangue, come zecche o zanzare. Invece, possono essere portatrici di altre malattie come la dengue e la febbre gialla.

La ricerca, fatta da virologi ed entomologi dell’ISS in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, ha presentato che il Sars-Cov-2, una volta penetrato all’interno della zanzara attraverso un pasto di sangue infetto, non è in grado di riprodursi e quindi non può essere in seguito iniettato dalla zanzara attraverso una puntura.