Ciclamini: la guida ufficiale per proteggerli dal caldo estivo

I ciclamini sono delle piante invernali molto diffuse e viste in case o giardini. Il suo nome scientifico Cyclamen e fa parte della famiglia delle Myrsinacee. É una pianta autunnale che se curata nel modo giusto, può fiorire fino alla primavera, anche per  molti anni consecutivi, dato che è una pianta erbacea perenne.

È una pianta molto antica, usata già dai Romani. Come abbiamo detto, è una pianta invernale, quindi preferisce l’ombra e fiorisce  da ottobre fino ad aprile o maggio.

É una pianta che cresce anche spontaneamente nel sottobosco e ne esistono tante varietà e tanti colori diversi.

Tra le specie più coltivate, che però non sono spontanee, troviamo il Cyclamen persicum o il ciclamino dei fiorai, il quale è il più coltivato sul mercato. Abbiamo poi il C. africanum, che ha un tubero che cresce in fretta e quindi deve avere sempre un vaso molto grande.

È famoso anche il C. coum, che ha fiori compatti, schiacciati e tondeggiante. È raro, ma diffuso anche il C. Creticum o ciclamino bianco che proviene dall’isola di Creta.

In estate va in riposo vegetativo, ma deve essere comunque curata. Quando appassisce e secca, non deve essere buttata ma semplicemente si devono togliere tutti i fiori e le foglie secche.

Ciclamini: la guida ufficiale per proteggerli dal caldo estivo

Come già detto, in estate, il ciclamino va in riposo vegetativo, ma comunque deve essere curato e protetto dal caldo estivo, così da farlo rifiorire l’anno successivo.

Il bulbo, che si trova sotto la terra, è ancora vivo e bisogna mantenerlo in vita. Deve essere posizionato in un luogo ombroso e bisogna evitare i raggi solari diretti, che potrebbero far ammalare la pianta, stressandola. Non ha bisogno di molte innaffiature, neanche col il forte caldo. Non si deve mai esagerare perché il bulbo potrebbe perdere tutte le sostanze nutritive che già ha. Inoltre, potrebbe far marcire la pianta.

Se la pianta è cresciuta molto, bisogna anche cambiare il vaso e prenderne uno più grande, ma non troppo, ne basta uno di 5-6 cm più grande.

Sul fondo, si può mettere anche uno strato di sassolini, ghiaia o argilla, così da far drenare bene il terreno. Il terriccio deve essere universale e si deve riempire il vaso fino a 3-4 cm dall’apice, così da permettere di innaffiare bene la pianta.