Ciclamini sfioriti: ecco come trattare la pianta, la guida

I ciclamini sono delle piante autunnali o anche invernali. In estate, durante il suo riposo vegetativo deve essere conservata nel modo giusto, sennò si rischia di farla morire.

Questa pianta appartiene alla famiglia delle Primulaceae ed è una spermatofite dicotiledoni. Il ciclamino è originario del Mediterraneo, dell’Africa e dell’Asia. Anche se è considerata una pianta autunnale se curata bene, può fiorire fino a primavera.

Il seme deve essere interrato tra i mesi di luglio e settembre, in un vaso rettangolare o in un semenzaio. Al terriccio è meglio aggiungere un po’ di sabbia, così da renderlo più morbido e drenante. Per far crescere bene il seme, si deve avvolgere intorno al vaso, una busta di plastica, così da avere un effetto serra. Dopo un mese circa, inizieranno ad uscire i primi germogli che dovranno essere trapiantati. Il vaso deve essere messo in una posizione soleggiata. Inoltre, si può aggiungere del concime al terreno, come il letame o il compost.

Ciclamini sfioriti: ecco come trattare la pianta, la guida

I ciclamini dopo la fioritura, con l’inizio della primavera vanno in riposo vegetativo e le foglie ingiallite, inizieranno a cadere.

I ciclamini sfioriti devono essere posizionati in un posto fresco ma non eccessivamente freddo e abbastanza luminoso, senza però esporlo ai raggi  diretti del sole. Il terriccio deve essere sempre umido, ma non eccessivamente perché la pianta potrebbe marcire. Quindi se il terriccio è asciutto, basterà bagnarlo dal bordo del vaso, ma stando attenti ad evitare le foglie. Per conservare l’umidità si può creare anche una pacciamatura con aghi di pino o corteccia.

Un’altra cosa da fare, per mantenere in salute il ciclamino è il cambio del vaso. Ogni due-tre anni, alla fine dell’ inverno il vaso va cambiato per due motivi. Il primo è che la pianta è diventata troppo grande per il vaso che la contiene e quindi non può continuare a crescere bene. Il secondo motivo è che essendo coltivata in vaso, il terriccio consuma tutte le risorse nutrizionali e non è in grado di fornire alla pianta la giusta nutrizione.  Quando si va a cambiare il vaso, si può mettere sul fondo uno strato di ghiaia o argilla espansa di 3-4 cm per favorire il drenaggio della pianta. Il nuovo vaso, inoltre deve essere riempito con un quarto di sabbia, un quarto di torba e due quarti di terriccio da giardino.