Telepass, ecco cosa succede a chi lo usa su un’altra targa

La Telepass S.p.A. è un’azienda italiana che si occupa dei servizi di mobilità sia urbano che extraurbano. Lo sviluppo di questa azienda è cominciata nel 2017 per avere delle offerte per i privati e per le aziende di sempre più opzioni per una mobilità integrata flessibile, sicura e sostenibile.

È nota anche per la gestione, la commercializzazione e la riscossione dei sistemi di pagamento automatico del pedaggio autostradale cioè Telepass e Viacard, entrambi basati su Obu (on board unit).

Il Telepass è un marchio di proprietà di Atlantia S.p.A. che permette di riscuotere il pedaggio autostradale automaticamente con il telepedaggio. È stato introdotto in Italia nel 1989 da Società Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A., oggi chiamata Telepass S.p.A..

Telepass, ecco cosa succede a chi lo usa su un’altra targa

Questo dispositivo, ovviamente deve essere abbinato alla targa dell’auto. In caso contrario cioè se il dispositivo elettronico è stato preso in prestito o rubato, si rischia una multa per targa non registrata.

Se ad esempio ci facciamo prestare il Telepass   da un parente o da un amico è lo utilizziamo per pagare i pedaggi in autostrada, ci potrebbe arrivare a casa una multa Telepass per targa non registrata.

Oltre alla multa, il proprietario del Telepass dovrà pagare l’intero pedaggio della tratta in autostrada.

Per poter utilizzare questo dispositivo bisogna registrare la targa del veicolo. Si possono aggiungere anche più veicoli, in base al contratto. Il dispositivo si può richiedere presso un Punto Blu delle autostrade, online (sul sito ufficiale) e nelle banche convenzionate.

Per sottoscrivere il contratto bisogna fornire i dati anagrafici, il luogo di residenza, un documento di identità e il codice fiscale. Inoltre, vengono chiesti anche il numero di cellulare, l’email, l’IBAN ( per pagare) e la targa del veicolo su cui si vuole installare il dispositivo. In questo modo viene registrata e abbinata.

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