Punture di insetti più pericolose: attenzione a riconoscerle

L’estate è indiscutibilmente la “stagione bella” per eccellenza, anche se inevitabilmente risulta la “preferita” anche per tantissimi animali, molto spesso considerabili ospiti sgraditi che sono naturalmente e biologicamente “attirati” dalle temperature elevate. All’estate è associato il fastidiosissimo lavoro delle zanzare, che rappresentano anche nell’immaginario comune gli insetti più molesti e fastidiosi, ma a prescindere dalla stagione gli insetti che inevitabilmente convivono con gli esseri umani sono tanti e le punture oltre ad essere molto diverse tra loro hanno anche effetti molto diversi. Come riconoscerle?

Punture di insetti più pericolose: attenzione a riconoscerle

Se per le punture di zanzara, che sono solite “iniettare” una sorta di veleno  che sostituisce il sangue umano, l’effetto è tendenzialmente quello di un fastidioso prurito e rigonfiamento della pelle, altre forme di insetto hanno effetti diversi. Ad esempio la puntura di ragno, che nel nostro paese è prevalentemente innocuo nelle sue sotto categorie, eccezion fatta per la vedova nera e per la variante più rara denominata ragno violino. Il “morso” è riconoscibile per la presenza di due fori in entrata o di una sorta di “bersaglio” nel caso del ragno violino. Se la maggior parte dei morsi da solo fastidio, in caso di dolore acuto conviene consultare un medico.

Attenzione alle vespe che come le api pungono come “azione difensiva” ma rispetto a queste ultime possono farlo più volte perchè il pungiglione non resta nella cute colpita. Se nella maggior parte dei casi l’effetto è doloroso ma “sopportabile” e circoscritto nell’area stessa, nei più sensibili può svilupparsi un edema fino a 10-12 centimetri di diametro. Reazioni più aggressive richiedono una crema antistaminica o cortisonico e l’intervento di un dottore al più presto.

Pulci e cimici da letto sono tendenzialmente di colore rosato e non di grandi dimensioni, ma sono generalmente concentrate su braccia e gambe. Per curarle è sufficiente ghiaccio e pomate al cortisone per uso topico.

In tutti i casi è consigliabile rivolgersi ad una struttura medica se dopo alcuni giorni i sintomi tendono a peggiorare.

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