Colesterolo e caffè: tutto quello che nessuno dice, ecco la verità

Quale relazione esiste tra colesterolo e caffè? Alcune persone dubitano che la correlazione sia pericolosa: vediamo cosa dicono gli esperti. Il caffè è una bevanda molto amata soprattutto la mattina appena svegli perché ci fornisce quel quid di energia che necessitiamo per riconnetterci con il mondo. Di contro, c’è chi sostiene che la bevanda non sia molto salutare e che l’effetto di “risveglio” generato sia fallace e poco nutrizionale.

Eppure il rituale di preparazione al caffè è qualcosa di magico che risale fin dalla notte dei tempi. Senza considerare il suo aroma che va a disperdersi negli ambienti casalinghi e che dona una sensazione di confortevole affetto. Non a caso Erri de Luca, lo scrittore di origini partenopee, diceva a proposito del caffè: “A riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco”.

Ma a preoccupare è la quantità e la correlazione tra colesterolo e caffè. Se è vero che una tazzina di caffè bevuta la mattina non porta alcun problema a livello digestivo, cosa succede se eccediamo con le dosi? In tal senso sono nati diversi studi medici i quali si sono ritrovati concordi verso un’unica e definitiva risposta.

Colesterolo e caffè: un abbinamento da evitare?

Nonostante le vicissitudini della vita e l’abitudine a ricevere sempre delle pessime notizie questa volta siamo felici di darvi una piacevole notizia. Gli studi scientifici effettuati in ogni angolo del globo e in diversi periodi storici sono tutti concordi nel dire che non c’è nessun problema nella correlazione colesterolo e caffè. Per cui, se avevi rinunciato alla bevanda perché avevi qualche dubbio a riguardo puoi tornare a consumare la tua tazzina.

In particolare, vogliamo ricorrere all’ultimo studio fatto dall’agenzia GISSI, un’associazione specifica che si occupa di rilevare le relazioni tra sistema circolatorio e abitudini e stili di vita. Il Gruppo Italiano per lo Studio della Sopravvivenza nell’Infarto Miocardico ha rilevato che il consumo regolare e non eccedente di caffè non aumenta il rischio cardiovascolare.

A limitare il rischio è la presenza degli antiossidanti, delle sostanze che concorrono a migliorare e a formare nuove cellule all’interno del nostro organismo. Per questo motivo bloccano anche di fatto l’effetto dello stress ossidativo. Inoltre, la presenza di acidi clorogenici pare svolgano un’azione preventiva per delle malattie debilitanti come il diabete.

I rischi del caffè turco

Se da una parte il caffè realizzato con la moka, con la macchinetta e quello americano non ha trovato riscontro di pericolo negli studi medici, un altro tipo di caffè è risultato invece dannoso. Stiamo parlando del caffè turco che viene realizzato attraverso una procedura che è risultata dannosa per il nostro organismo.

In Turchia si usa far bollire i chicchi di caffè per circa 10 minuti e poi servire la bevanda calda. Questo tipo di procedimento, però, crea due sostanze il cafestolo e il cafeolo che interferiscono con i livelli di colesterolo facendolo aumentare. Ma chi ama il caffè all’italiana non deve preoccuparsi: può continuare a consumare il suo caffè cantando magari una bella canzone italiana, derivata dal buonumore e dall’allegria dell’inizio di giornata.