Le margherite hanno bisogno di sole? Ecco come farle crescere

Le margherite sono una varietà di fiori molto semplice da coltivare per questo motivo sono adatte anche a chi non ha il pollice verde. Il loro aspetto simpatico è capace di rallegrare anche i caratteri più rudi, grazie alla corolla che pare assomigliare a un sole e i petali che si possono strappare per capire se abbiamo conquistato il cuore della nostra amata o del nostro amato.

Le margherite possono essere coltivate in giardino o in vaso da tenere sia all’esterno che all’interno della nostra abitazione. Devono avere la giusta esposizione solare e un’annaffiatura regolare. Non hanno difficoltà a vivere in vasi di plastica purché la temperatura non scenda sotto i 10°C. In inverno è dunque consigliato tenere la pianta al calduccio.

Guida alla coltivazione delle margherite

Partiamo subito illustrando qual è il periodo migliore per coltivare le margherite: poco prima del sopraggiungere della primavera. Possiamo calcolare la fine di maggio o la fine di febbraio dipende dalla zona e dalle temperature esterne. Di norma, non dovrebbero più esserci gelate e la temperatura dovrebbe essere in fase crescente.

Teniamo conto che le margherite sono piante che sopportano le basse temperature ma non se scendono sotto i 10°C. La loro posizione prediletta è quella soleggiata in quanto sembrano dei piccoli soli che richiamano i loro raggi e il loro calore. A causa della loro esposizione in campo aperto sono spesso soggetti a rovinarsi a causa di grandine, pioggia intensa o vento improvviso.

Pertanto, se vogliamo coltivare le margherite in giardino mettiamo dei ripari che vadano a proteggere le piantine da questi danni climatici. Il terreno dovrà comunque essere ben drenato e carico di sostanze nutritive. Scegliamo dunque un terriccio che permetta alle piante di drenare l’acqua così da evitare i ristagni e procediamo con un buon concime granulare a lenta cessione affinché il terreno sia arricchito di sostanze nutritive. In inverno l’annaffiatura può non essere fatta perché basterà la pioggia a contribuire del nutrimento desiderato.

La coltivazione di margherite può essere fatta sia con i semi che con le talee. Se si vuole procedere alla seminatura basterà sotterrare i semi a una profondità massima di 5 centimetri, annaffiare e lasciare che il germoglio cresca. Per la talea tagliate un rametto e mettetelo in un vaso con dell’acqua. Quando spuntano le radici possiamo procedere a piantare il fiore nel giardino o nel vaso.

I nemici delle margherite sono i bruchi minatori che succhiano la linfa vitale della pianta così come gli afidi, i funghi e i trifidi. Possiamo spruzzare assieme all’acqua di annaffiatura del macerato di ortiche o di peperoncino che svolgono un’azione antisettica. Se vediamo delle piante malate dovremo subito estirparle così da evitare la proliferazione e dovremo togliere anche parte del terriccio.

In primavera ricordiamoci di dare un po’ di concime anche se non è necessario vista la forza di produzione e la resistenza della pianta. E non appena le temperature si alzano ecco apparire i fiori che preannunciano l’arrivo della bella stagione: godiamocela come sanno fare loro nel loro breve ciclo vitale.