POS obbligatorio da questa data: scatta la doppia sanzione

Il mondo dei pagamenti elettronici ha subito una vera e propria evoluzione e nuova diffusione a partire dagli ultimi decenni, anche in un contesto decisamente “conservatore” come il nostro, da sempre legato al contante, che tuttavia sta gradualmente “cedendo il passo” alle varie forme di moneta elettronica, come oramai sembra essere necessario per garantire una gestione economica più adatta ai nostri tempi, che non prevede l’uso di contanti come metodologia “principale”. Il POS in questo senso diventa sempre più importante perchè rappresenta lo strumento principale per poter pagare con una carta di pagamento o con qualsiasi altro strumento compatibile.

POS obbligatorio da questa data: scatta la doppia sanzione

Il POS infatti, pur essendo diffuso da oramai svariati decenni (almeno dagli anni 90), sono negli ultimi anni sta venendo adottato con regolarità: dal 2014 esiste anche nel nostro paese la regolamentazione sviluppata dallo stato che di fatto “obbliga” gli esercenti ma anche i professionisti di qualsiasi  tipologia che esercitano una professione lavorativa di munirsi di questi strumenti, che garantiscono le transazioni in maniera tracciabile e quindi completamente “legale”. Anche se l’obbligo esiste da quasi un decennio, solo ora l’attuale esecutivo ha deciso de facto di farlo percepire come tale con delle sanzioni molto specifiche per tutti coloro che, a partire dal 30 giugno 2022, non si sono “attrezzati”.

Già a partire dallo scorso anno infatti l’esecutivo Draghi ha sviluppato il Bonus Bancomat, ossia una serie di agevolazioni per i professionisti e gli esercenti che hanno ridotto i costi di commissione e quelli necessari per “attrezzarsi” in vista delle sanzioni. Queste scattano qualora in fase di pagamento, l’esercente/professionista dichiara l’impossibilità di utilizzare il POS oppure se questo è assente. In questo caso viene erogata una multa “base” di 30 euro alla quale va ad aggiungersi la seconda, che è basata su una percentuale del 4 % dell’importo rifiutato. Se ad esempio un esercente si rifiuta di usare il POS per un importo di 50 euro, scatta la multa di 30 euro “fissa” e del corrispettivo del 2%, ossia 2 euro, per un totale di 32 euro.

POS obbligatorio