Nessuno lo sa, ma i pidocchi delle piante si riconoscono con questo metodo

Il termine pidocchi indica tutti quei parassiti come afidi, acari e cocciniglie che infettano le piante e che causano danni anche permanenti. Questi pidocchi si nutrono della linfa della pianta e causano l’accartocciamento delle foglie e poi la morte.


I pidocchi delle piante, inoltre, trasmettono anche varie infezioni alla pianta, attraverso le punture e generano gravi attacchi fungini. Quindi come si è capito, questi piccoli insetti possono provocare davvero tanti danni.

Nessuno lo sa, ma i pidocchi delle piante si riconoscono con questo metodo

Quando si pensa ad eliminare i pidocchi dalle piante, si pensa innanzitutto agli afidi. Di questi ultimi ne esistono di diverse specie, che possono attaccare qualsiasi pianta.

Questi afidi sono molto piccoli e hanno il corpo a forma di pera. Di solito sono lunghi da 1 a 3 millimetri e il loro colore varia in base alla famiglia di appartenenza ma di solito possono essere gialli o neri. 

Eliminare questi pidocchi è molto difficile, si deve intervenire subito e bisogna essere molto delicati. Soprattutto di afidi, si riproducono velocemente e possono creare popolazioni di insetti in pochissimo tempo.

Anche se sono piccolissimi, questi insetti sono molto temuti. Succhiano la linfa delle piante fino a farla morire.

Inoltre, questi pidocchi producono la melata, cioè una sostanza piena di zucchero che invade tutta la pianta. La melata aumenta gli attacchi di funghi e muffe e inoltre, impedisce il normale funzionamento della fotosintesi clorofilliana.

Oltre a questo, il vero problema è eliminarli, dato che si riproducono troppo in fretta. Bisogna quindi trovare una soluzione nel minor tempo possibile. M

Riproduzione

Soprattutto il clima mite, cioè tra i 18° e i 26° gradi, favorisce la proliferazione degli afidi. Proprio per questo motivo la pianta va controllata di più, soprattutto in primavera e in estate.

La loro riproduzione è chiamata anche “inscatolamento delle generazioni”. È un processo in cui le femmine custodiscono all’interno delle figlie già formate, che contengono al loro interno degli insetti già in fase embrionale. Il tutto prima di nascere. Questo significa che quando le figlie nasceranno saranno già ‘incinte’, così da aumentare la proliferazione e quindi la popolazione della colonia a cui appartengono.