Da poco più di un decennio il mondo della finanza e più generalmente quello del denaro elettronico ha assistito alla comparsa di una nuova forma di valuta, completamente slegata a qualsiasi forma già esistente di valuta, ossia quelle basate su crittografia, note semplicemente come criptovalute (in inglese il termine è cryptocurrency). Bitcoin è stata indubbiamente la prima nonchè la più importante, in quanto ha fatto da “apripista” per l’intera categoria a partire dal 2009.
La particolarità delle criptovalute risiede proprio nella loro natura decentralizzata: non si tratta di valuta tradizionale quanto piuttosto come una riserva di valore, completamente slegata dalla finanza tradizionale, in quanto non controllabile e gestibile da qualsiasi forma di autorità. Per questo motivo, l’intero sistema che prevede l’estrazione delle “monete” virtuali (detti token) attraverso un processo definito mining della blockchain, evidenzia un valore di questi token che è definito esclusivamente dalla richiesta da parte del mercato. In sostanza, maggiore è la mole di persone che acquista una determinata criptovaluta, e maggiore è il valore.
Quanto vale oggi Bitcoin? La risposta lascia senza parole
Bitcoin ha iniziato il proprio processo di diffusione mediatica a partire dall’inizio dello scorso decennio, inizialmente sopratutto grazie a numerosi investitori che hanno apprezzato la natura “anonima” delle transazioni sviluppate da Bitcoin oltre a sfruttare la natura decentralizzata. Il “picco” di valore si è manifestato poco più di un anno fa, in corrispondenza con diverse influenze che hanno fortemente modificato e secondo molti falsificato la percezione di valore di questa valuta, che ha influenzato (e continua a farlo) anche altre esponenti del mondo crypto. Il 2022 è stato decisamente meno fortunato per tutta la categoria, e anche Bitcoin ha subito un profondo calo che è iniziato a partire dallo scorso gennaio, anche determinato dalle ingenti richieste energetiche che necessita il già citato processo di mining. Per “estrarre” monete infatti sono necessari quantitativi elevati di energia attraverso i computer collegati sulla medesima rete.
Il valore attualmente è di poco superiore ai 21 mila dollari, e appare in leggera risalita.