Se le infradito vecchie si rimpono, non buttarle: ecco come riutilizzarle

Le infradito sono inevitabilmente associate alla bella stagione: si tratta della versione moderna di una tipologia di “sandali” leggeri diffusa fin da epoche molto remote, e in svariate parti del mondo, inizialmente costituite prevalentemente in materiali di origine vegetale o animale, mentre le infradito moderne sono costituite sopratutto da materiali plastici e fabbricate in serie. Spesso sono utilizzate in spiaggia o in piscina ma causa arsura, non è così difficile vederle indossate anche quando si va a fare la spesa oppure adempiere passeggiate.

Sandali “estivi”

La costituzione è molto semplice, essendo composte da una suola in gomma o plastica e una “fibbia” che serve proprio ad essere indossata dal piede, la fibbia ha doppio punto di partenza, a destra e a sinistra dalla fine del tallone e l’inizio dell’arco plantare. Sono molto diffuse anche perchè sopratutto quelle più semplici risultano essere particolarmente economiche.

Molti podologi sono concordi sugli effetti negativi legati ad un utilizzo troppo frequente di queste calzature, che comunque sono solitamente destinate ad un utilizzo legato alle stagioni estive. Proprio per la loro composizione hanno la fastidiosa tendenza a rompersi, diventando quindii inutilizzabili. Come possibile riciclarle?

Se le infradito vecchie si rimpono, non buttarle: ecco come riutilizzarle

La loro semplice struttura permette un riutilizzo variegato: possono essere ad esempio utilizzate come porta piantine, preventivamente ripulendole e magari decorandole con l’ausilio di ghirlande, o altre forme decorative. Oggi sono particolarmente in voga le piantine “appese”, e le vecchie infradito possono essere riciclate in questo modo.

Utilizzando una base di legno, a forma di tavola sufficientemente lunga e rettangolare, le infradito possono essere incollate su questa supeficie ed essere sfruttate come degli appendiabiti.

infradito