Caffè e glicemia: questo studio americano spiega perchè fa male

Il caffè e la glicemia non vanno sempre d’accordo soprattutto quando c’è un consumo esagerato della bevanda energetica. Il caffè può far salire la glicemia perché contiene caffeina, la quale a sua volta aumenta i livelli di zucchero nel sangue. Il corpo, per evitare il sovradosaggio, rilascia quindi insulina, la proteina prodotta nel pancreas responsabile di abbassare i livelli di zucchero nel sangue.

Se da un lato bere il caffè aiuta a sentirci più energici, dall’altro può causare tensione e ansia. L’effetto si verifica quando beviamo una quantità eccessiva di caffeina che può mettere sotto stress il cuore, in quanto aumenta il carico di lavoro del muscolo, portando a un aumento della frequenza cardiaca. Inoltre, una quantità eccessiva di caffeina può causare nervosismo nervosismo perché influisce sui neurotrasmettitori del cervello.

La bevanda eccitante ha anche degli aspetti positivi: genera un effetto diuretico sull’organismo e regolarizza il tratto intestinale. Contiene antiossidanti che contribuiscono ad abbassare leggermente i livelli di zucchero nel sangue. Ha quindi alcuni benefici per le persone che soffrono di diabete, ma questi benefici sono minimi rispetto ai suoi potenziali rischi per le persone con diabete di tipo 2 o pre-diabete.

Infine, è bene ricordare che in estate un consumo esagerato di caffè per un lungo periodo di tempo, può provocare la disidratazione perché inficia le funzioni dei micronutrienti. Riassumendo possiamo dire che il caffè può essere consumato anche tutti i giorni ma il suo consumo deve essere limitato a un massimo di 2/3 tazzine al giorno.

Cos’è la glicemia

La glicemia è la quantità di zucchero presente nel sangue. Di solito viene misurata con un glucometro e viene descritta con il nome più semplice di glucosio. Ma non lasciamoci ingannare: il glucosio è diverso dalla glicemia. La glicemia è il parametro che misura la quantità di zucchero presente nel sangue, mentre la il glucosio è la quantità di zucchero nel sangue.

Esistono due tipi di glucosio: l’emoglobina A1c (HBA1c) la quale misura il livello medio di glucosio negli ultimi due o tre mesi. In sostanza, riflette il livello medio di glucosio nel sangue nel corso del tempo. L’altro tipo di glucosio, ovvero l’HBA1c, viene utilizzato insieme a un altro test chiamato glucosio plasmatico a digiuno (FPG) per determinare se si è affetti da diabete mellito o prediabete.

Per quale motivo caffè e glicemia non vanno d’accordo?

Il caffè essendo uno stimolante naturale va a provocare a seguito della sua assunzione degli effetti strani all’organismo. Induce il muscolo cardiaco ad attivarsi e abbassa momentaneamente la pressione arteriosa. A noi arriva la sensazione di “acqua fresca sulla faccia” che ci risveglia ma il corpo la vede in tutt’altra maniera.

Questo improvviso scompenso può causare una risposta negativa del sistema cardiocircolatorio. Prima abbassa la pressione e poi la alza di nuovo. Se consumiamo troppo caffè questa situazione anomale si protrae nel tempo e può diventare cronica. Ecco perché è meglio bere poco caffè soprattutto nel caso in cui si soffra di glicemia alta. Ma va comunque limitato anche a chi non ha alcuna patologia onde evitare spiacevoli effetti indesiderati.