Ecco svelato perché il basilico crudo può farti male: lo studio

Oggi parleremo di una pianta simbolo dell’Italia e della nostra cucina, il basilico. Al giorno d’oggi il basilico, erba aromatica dal nome latino Ocimum basilicum e aderente alla famiglia delle lamiaceae, che per intenderci è la stessa di origano, menta e timo, è una delle più impiegate al mondo.

Sebbene in Italia sia principalmente conosciuto e diffuso il così detto basilico dolce, le varietà di basilico, ciascuna con caratteristiche e aromi diversi, sono molte e tante di queste si possono trovare nel continente asiatico.

Al di là della sua importanza culturale nel corso della storia, il basilico è prima di tutto un eclettico e prezioso ingrediente culinario, con caratteristiche, sapori e utilizzi differenti a seconda dei tipi.

Ecco svelato perché il basilico crudo può farti male: lo studio

Il basilico può anche essere consumato crudo portando molte proprietà benefiche. È una perfetta fonte di rame e vitamina C, oltre che di calcio, ferro, acido folico e acidi grassi omega 3. Attuali studi hanno comprovato che i benefici per la salute più caratteristici del basilico stanno in due aree principali: gli oli volatili e i flavonoidi.

Quest’ultimi cooperano a proteggere la struttura delle cellule e i cromosomi dai danni di radiazioni e dai danni ossidativi dei radicali liberi. Per di più, altre ricerche di laboratorio hanno messo in evidenza le proprietà antibatteriche degli oli volatili del basilico e la loro efficienza nel diminuire l’incremento di infiniti batteri.

Però, una ricerca risalente ai primi anni 2000, diventata di dominio pubblico in seguito poiché citata durante alcuni eventi e conferenze stampa, sembra rammentare che esso possa essere cancerogeno. Una notizia che ha scatenato una bufera e preoccupazione tra i consumatori. Il basilico, però, non è stato immesso nella lista ufficiale dell’IARC dei cibi potenzialmente cancerogeni e i ricercatori stessi proclamano attenzione, poiché la maggior parte degli studi a proposito della cancerogenicità del pesto sono stati realizzati sui topi.

Inoltre, si pone l’attenzione sul fatto che vi è una grande differenza tra la quantità di basilico che potrebbe avere un’influenza negativa sull’organismo e quella normalmente consumata. Quindi possiamo dire che non ci sono controindicazioni molto fondate per quanto riguarda questa pianta, soprattutto crudo, l’importante è sempre fare attenzione alla qualità del prodotto in modo da poter beneficiare dei suoi tanti e vantaggiosi principi attivi.