Ossibenzone: questa sostanza nociva NON si trova in queste creme solari

L’estate assieme alle alte temperature e alle belle giornate, porta anche la voglia di abbronzarsi. Bisogna però stare attenti a non stare troppo sotto i raggi UV che possono portare gravi conseguenze alla nostra pelle. Bisogna scegliere delle giuste creme solari che ci aiutano a difenderci da questi raggi e soprattutto dobbiamo assicurarci che non debba essere presente l’ossibenzone.

L’ossibenzone è un ingrediente comune, si tratta di un filtro organico, a base di carbonio, la cui principale funzione consiste nell’assorbire i raggi UVA corti e UVB.

Questa sostanza difende la pelle dai potenziali effetti dannosi di queste radiazioni solari e soprattutto, a causa delle sue possibili conseguenze ormonali e fotoallergenici che hanno portato molti Paesi a regolamentarne.

Ossibenzone: questa sostanza nociva NON si trova in queste creme solari

Le ricerche mostrano, difatti, che l’ossibenzone, una volta assimilato dalla pelle, può finire nel flusso sanguigno e questo potrebbe avere conseguenze per la salute e, in particolare, disturbare il sistema endocrino. L’ossibenzone agisce assorbendo la radiazione UV, rilasciandone poi l’energia sotto forma di calore. Questa capacità è dovuta al gruppo OH sull’ossibenzone.

Una volta nello stato di alta energia, il gruppo OH è in grado di allontanare l’energia. Ciò innesca una reazione radicalica, che causa danni alle cellule o ai tessuti. I coralli fondamentalmente trasformano l’ossibenzone di una crema solare in ciò che è principalmente l’opposto, cioè una fototossina. L’ossibenzone inoltre è sintetizzato per assorbire la radiazione UV e dissolvere l’energia luminosa come calore, impedendo le scottature. Gli anemoni e i coralli, tuttavia, metabolizzano l’ossibenzone in modo tale che la sostanza risultante forma radicali nocivi quando esposti alla luce solare.

Le alghe simbiotiche nei coralli sembrano difendere i loro ospiti, sequestrando dentro di sé le tossine che i coralli hanno prodotto. Purtroppo il surriscaldamento delle acque in corso causa l’allontanamento dei partner algali e il conseguente sbiancamento di coralli e anemoni. oltre ad essere più danneggiabili alle malattie e agli shock ambientali. Quindi oltre che ad essere pericolo e nocivo per noi, questa sostanza è anche pericolosa per l’ambiente.

Quindi bisogna leggere bene le etichette quando acquistiamo dei prodotti solari. In modo da non dover imbatterci in questa sostanza dannosa, in modo da poter abbronzarci senza avere i gravi effetti che ne porta.