Se metti il caffè nel latte e spesso sei debole, attenzione, può essere grave

Il caffellatte è ormai il simbolo della colazione italiana, l’unione di latte e caffè ci ridà una bevanda molto gustosa, e versatile sia nella sua versione calda che in quella fredda. Si serve caldo in tazza a base larga, perché la tradizione vuole che sia possibile bagnare comodamente i biscotti al suo interno.

Per preparare una tazza di caffelatte, la ricetta è semplice: servono 125 ml di latte e 25 ml di caffè espresso. La preparazione si divide in tre momenti: Prepariamo il caffè espresso. La base di un buon caffelatte è ovviamente il caffè espresso, da mettere in tazzina per conseguire la giusta misura e poi da versare nella tazza grande. Chi gradisce, può zuccherarlo. Poi si scalda il latte. Basta un pentolino ma per un caffellatte a regola d’arte, il latte va riscaldato nel bricco, impiegando il vapore della macchina da caffè espresso

. La cosa importante però è non farlo montare bensì mantenerlo piuttosto liquida. Versiamo in tazza e mescoliamo. A questo punto si versa il latte nella tazza, si mescola al caffè già versato in precedenza e si gusta in tutta la sua bontà. In questo modo potrete gustarlo anche a casa.

Ma vediamo ora che benefici porta questa bevanda oltre che a livello di gusto. In realtà al caffellatte non sono legate significative proprietà benefiche provate scientificamente. Si tratta di una bevanda riempente ma non molto densa di nutrienti; la principale vitamina presente al suo interno è la vitamina A, il cui livello dipende però dal latte usufruito per la preparazione. Tale vitamina esercita una condotta antiossidante particolarmente importante per la vista e la pelle, ma il cappuccino non è di certo la sua prima fonte di origine alimentare.

Se metti il caffè nel latte e spesso sei debole, attenzione, può essere grave

Infine per quanto riguarda, all’opposto, i possibili effetti collaterali, si rammenta che l’assunzione di dosi esagerate di caffè può essere sconsigliata in caso di ansia, disturbi emorragici, alcuni problemi cardio vascolari e debolezza fisica. Il consumo di latte di vacca non è consigliato in caso di intolleranza al lattosio o di allergia al latte. In caso di dubbi però, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico, ma se non volete farlo l’importante è non esagerare con le dosi giornaliere del caffellatte.