Se ricevi queste bollette non pagarle mai: ecco il motivo assurdo

Cosa sono le bollette? Nella maggior parte lo impariamo presto: in sostanza rappresentano le fatture legate ad uno specifico contesto associato a beni e servizi. Come facilmente intuibile sono quelle legate alle forniture energetiche come gas ed energia elettrica ad essere maggiormente degne di attenzione. Non è un caso che proprio in questi mesi i governi europei nella quasi totalità dei casi siano stati costretti a procedere in diverse regolamentazioni in relazione alle importazioni di risorse legate alle forniture energetiche. Gli aumenti infatti ancor prima di essere stati causati dalle dinamiche portate dalla guerra in Ucraina, dall’aumento della richiesta di risorse come petrolio e gas naturale. Se le bollette già non ci sembravano mai sufficientemente “ridotte”, la situazione non sembra essere particolarmente positiva nel prossimo futuro. Ma tutte le bollette vanno sempre pagate?

Se ricevi queste bollette non pagarle mai: ecco il motivo assurdo

Tendenzialmente si, ma quando si parla di bollette non più recentissime esiste una condizione che può portarci a risparmiare, anche se il fornitore può effettivamente “impugnare” le fatture. Legalmente infatti le forniture di qualsiasi tipo sono legate al concetto di prescrizione. Con questo termine si fa riferimento ad una scadenza, determinata dalla legge italiana e alcuni anni fa modificata, che porta le fatture a non essere più considerate “valide” dopo un determinato tempo dalla loro emissione. La prescrizione cambia a seconda del tipo di fornitura:

Luce

Fino al 2 marzo 2018, la prescrizione è di 5 anni, a partire dal giorno successivo diventa di 2 anni.

Acqua 

Tutte le fatture erogate fino al 1° gennaio 2020 mantengono termini di prescrizione di 5 anni, a partire dal giorno successivo anche in questo caso diventa di 2 anni.

Gas

Per il gas la prescrizione rimane di 5 anni per tutte quelle erogate fino al 1° gennaio 2019, poi diventano 2 gli anni.

Queste scadenze hanno effetto anche sui conguagli. Se il fornitore continua comunuque a “pretendere” i pagamenti, è possibile segnalare i termini scaduti telefonicamente oppure tramite una richiesta scritta.

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