Napoli: tutti i segreti della città nascosta da visitare, ecco come

Tutti decantano le bellezze artistiche e architettoniche di Napoli ma pochi conoscono, in realtà, ciò che si cela nel sottosuolo napoletano, a circa 40 metri di profondità. Ebbene si, proprio sotto la città vi sta una vera e propria città nascosta, tutta da visitare e da ammirare nella sua bellezza e splendore.

La sua storia

Scoprire la Napoli sotterranea è un viaggio dal basso verso l’alto, un viaggio nella storia di oltre 2.400 anni. Prima i Greci e poi i Romani scavarono il sottosuolo per ricavare il tufo necessario per ampliare l’allora Neapolis. Nel periodo Borbonico grazie all’acquedotto sotterraneo, Napoli fu la prima città d’Europa e del Mondo ad avere acqua potabile direttamente nelle case. Ma fu grazie a questi cunicoli sotterranei che la popolazione napoletana, una volta abbandonate le antiche cisterne, trovarono rifugio durante la “Seconda Guerra Mondiale”. Napoli è stata la “sede principale per le basi militari in Italia” ad essere la più bombardata d’Italia. Per oltre 6 mesi gli abitanti dovettero riorganizzare la propria vita nei sotterranei. Oggi sono diverse le testimonianze “ben visibili” delle drammatiche vicende di vita vissuta e che si speri non si debba mai più rivivere. Un vero e proprio viaggio attraverso la storia.

Consigli per la visita

Una cosa che devi sapere è che non tutti i luoghi della Napoli Sotterranea sono visitabili fai da te. In alcuni casi, come visitare la Galleria Borbonica, sarà indispensabile l’aiuto di una visita guidata. E’ fortemente sconsigliato per chi soffre di claustrofobia a causa dei parecchi vicoli stretti che sareste costretti a percorrere per una visita completa. Ma per coloro che sceglieranno un il tour classico non ci dovrebbero essere problemi visto che l’unico cunicolo più stretto è facoltativo.

Galleria Borbonica

Si dice che la visita della Galleria Borbonica sia una delle esperienze più suggestive da fare se si scegliere di fare una visita nella Napoli Sotterranea. L’unico sito accessibile solo effettuando un attraversamento sotterraneo su una zattera all’interno di una cisterna. La Galleria Borbonica non è antica quanto gli acquedotti greco-romani, ma offre uno spaccato interessante dei cunicoli sotterranei di Napoli. Ferdinando II di Borbone fimo un decreto nel 1853 di progettazione di un viadotto sotterraneo che, passando sotto Monte Echia, congiungesse il Palazzo Reale con piazza Vittoria, prossima al mare e alle caserme. Tale decreto doveva servire  alla realizzazione di un percorso militare in difesa della Reggia, in maniera tale che le truppe potessero aggiungerlo velocemente, nonché una sicura via di fuga.