Perché i gatti si poggiano al muro? Ecco la spiegazione del veterinario

I nostri felini, come ben sappiamo, sono molto bizzarri. Un momento ci chiedono coccole e amore e quello dopo ci graffiano e non vogliono essere più toccati. Chi vive con un gatto ha imparato a riconoscere questi comportamenti e a riderci su. Ma quando c’è bisogno di preoccuparsi? Se il gatto o il cane preme o appoggia la testa contro il muro questo è il sintomo di una grave malattia.

Quando non c’è bisogno di preoccuparsi

Bisogna iniziare con il ricordare che cani e gatti usano spesso la testa per interagire con l’ambiente. È infatti la parte del corpo che usano di più per entrare a contatto col mondo esterno e con noi. Non è quindi un problema se i gatti ci danno testate delicate per attirare la nostra attenzione. Per loro quelle sono dolci coccole e richieste di carezze. Anche durante il sonno i gatti possono assumere posizioni inusuali con la testa. Ci sono però dei casi specifici in cui bisogna preoccuparsi.

Sintomo di una grave malattia

Le cose iniziano a cambiare nel momento in cui vediamo un gesti prolungato da parte del nostro felino. Potrebbe capitare, magari da cucciolo, che vada a sbattere contro il muro o che poggi la testa sul muro. Ma quando diventa un’abitudine c’è da prendere dei seri provvedimenti. Questo comportamento è infatti segnale di un danno o un problema a livello cerebrale o neuronale. Non sapendo come chiedere aiuto il cane e il gatto cercano quindi sollievo tramite la pressione del capo contro una superficie dura. Sono molte le cause di questo comportamento.

Le possibili cause

I motivi per cui il gatto sente il bisogno di premere di continuo la testa contro il muro possono essere diversi:

  • un’infezione del sistema nervoso, come la rabbia;
  • un trauma cranico, ad esempio in caso il gatto sia stato investito da un’auto;
  • una reazione temporanea all’anestesia, che passa da sola senza conseguenze a lungo termine;
  • un tumore primitivo o secondario, cioè un tumore localizzato nel cervello o un tumore in un’altra parte del corpo come un linfoma;
  • l’esposizione a tossine come il piombo, ad alcol, marijuana e altre droghe, oppure a tossine contenute in antipulci scadenti o negli antiparassitari usati per i cani, come l’amitraz e i prodotti a base di zolfo.

Una cura

La cura di questo disturbo dipende dagli altri sintomi presenti e dalla diagnosi del veterinario. Nei casi gravi può essere necessario il ricovero in ospedale e un trattamento immediato. A ogni modo non allarmarti. Prima arriverai a capire l’origine del problema prima si potrà aiutare il nostro micio. Inoltre considera che alcune malattie progrediscono lentamente. Molti gatti monitorati costantemente dopo la diagnosi poggiano la testa al muro per anni senza conseguenze e senza manifestare altri sintomi. In altri casi, ad esempio in caso di intossicazione, il problema si può risolvere abbastanza facilmente