Ecco un trucco per scegliere e valutare il tuo gestore di energia luce e gas

Per scegliere il tuo gestore di energia luce e gas è importante valutare bene alcuni aspetti. Troppo spesso si preferisce affidarsi all’azienda più nota e da più anni presente nel mercato, anziché fare una ricerca approfondita e comparativa delle varie offerte. Lo facciamo per pigrizia, per mancanza di tempo o perché consigliati dai parenti, ma non sempre questo comportamento ci premia. Vuoi davvero scoprire un trucco efficace per scegliere e valutare il tuo gestore di luce e gas?

Come scegliere e valutare il gestore di energia luce e gas

Il modo migliore per scegliere un gestore di luce e gas sta nel conoscere i tuoi consumi energetici e, cosa ancora più importante, le tue reali esigenze. Così facendo, potrai valutare al meglio le offerte presenti sul mercato e scegliere quella più adatta a te. In primo luogo, dovresti prenderti del tempo per rispondere alle domande seguenti:

  • In quanti siamo in famiglia?
  • Quante volte usi la lavatrice alla settimana?
  • Quante lavastoviglie fai al giorno?
  • Quante ore al giorno resta accesa la TV?
  • Uso lampadine a incandescenza o solo LED?

Questo genere di domande ti aiuterà a fare maggiore chiarezza riguardo le tue abitudini quotidiane e i tuoi consumi energetici abituali. Sulla base delle risposte che avrai dato, potrai scegliere la soluzione più indicata alle tue esigenze tra la tariffa luce monoraria, la tariffa luce bioraria e la tariffa luce multioraria.

La tariffa più adatta alle tue esigenze

  • Tariffa monoraria: il costo del consumo elettrico resta fisso nell’arco della giornata. Particolarmente indicata per chi usa gli elettrodomestici sia di giorno, sia di sera.
  • Tariffa bioraria: prevede due costi. Un prezzo più elevato per i consumi che rientrano dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 19.00 e un prezzo più basso per i consumi degli altri orari. Ideale per chi sta fuori casa tutto il giorno e usa gli elettrodomestici alla sera.
  • Tariffa multioraria: prevede tre costi diversi in base a tre fasce orarie differenti. Una fascia di punta, dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00: il prezzo è più alto. Una fascia intermedia, dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, la corrente costa meno. Infine, una fascia fuori punta, decisamente più economica, che va dal lunedì al sabato dalle 00.00 alle 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00 e tutte le domeniche.

Se nel tuo contratto è prevista una tariffa bioraria, per esempio, ti converrà fare le lavatrici in serata, se vorrai risparmiare energia elettrica. Se al contrario hai optato per una tariffa monoraria non farà la differenza sull’ora in cui vorrai fare il bucato.

Bolletta: differenza tra costi fissi e costi variabili

La bolletta, che sia della luce o del gas, ha diverse voci. Per poter scegliere e valutare meglio il tuo gestore di luce e gas è importante conoscerle e capirle. Tra queste ci sono le spese fisse e quelle variabili. Cosa s’intende esattamente?

Il costo fisso è deciso dall’Autorità (Arera: autorità di regolazione per Energia, Reti e ambiente). Ogni anno l’Autorità per l’energia, il gas e l’acqua decide una spesa fissa che varrà per tutti i fornitori. Potrai leggere la quota fissa sulla bolletta sotto la voce oneri di sistema e spesa per il trasporto e la gestione del contatore.

Il costo variabile, invece, è deciso dal fornitore di luce e gas. Si tratta di una quota stabilita dal fornitore di luce e gas che può cambiare in base al consumo dell’utente. Sulla bolletta la puoi trovare sotto la voce spese per la materia prima energie.

Le altri voci in bolletta

Il costo totale della tua bolletta è suddiviso in cinque voci:

  1. materia energia o gas naturale: sono le spese circa il tuo effettivo consumo di luce e gas in base al prezzo dell’offerta che hai scelto;
  2. trasporto e gestione del contatore: sono spese comuni a tutti i gestori, in quanto necessari, ma sono proporzionali al consumo
  3. oneri di sistema: sono i corrispettivi per la copertura dei costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico e per il sistema gas pagati dai consumatori finali;
  4. iva e accise: sono le tasse sulla fattura;
  5. abbonamento canone Rai: dal 2016 l’abbonamento alla televisione è stato accorpato nella bolletta della luce.