Digiuno intermittente. Lo studio: non aiuta la perdita di peso

Il digiuno intermittente fa realmente dimagrire? Dopo una serie di ricerche che hanno evidenziato il benessere che porta questa tipologia di digiuno, sono venuti fuori alcuni punti critici.

Secondo i ricercatori dell’Università della California San Francisco (UCSF), questo regime alimentare non facilita il dimagrimento e, in più, porta ad una perdita muscolare.

Attenti al digiuno intermittente: cosa succede

Il digiuno intermittente è molto popolare negli ultimi tempi. Visto che riesce a portare, a quanto pare, numerosi vantaggi:

  • migliorare il metabolismo
  • favorire la perdita di peso
  • aumentare l’energia

Recentemente però è stata pubblicata una ricerca che mette un po’ in discussione i benefici e pone attenzione sui problemi riscontrati.

A condurla è stato il Dr Wass,  cardiologo dell’University of California, San Francisco, che ha pubblicato i risultati su una famosa rivista americana.

Lo studio è stato fatto per 12 settimane su 116 persone in sovrappeso, non ha rilevato alcuna differenza sostanziale nel dimagrimento delle persone che limitavano il consumo di cibo saltando regolarmente la cena oppure il pranzo. Il consumo limitato nel tempo era associato a una modesta diminuzione del peso. Ma alla valutazione di massa magra o grassa, è stato notato che molti di loro perdevano più massa muscolare rispetto alla grassa.

Le conclusioni dello studio

Il dottore ha concluso che il digiuno intermittente non favorisce il dimagrimento. Le ricerche precedenti, avendo fatto riferimento ad esperimenti condotti principalmente su topi e non su persone, erano arrivate a conclusioni errate. In realtà molti studi, proprio come quello del professor Weiss, sono stati condotti selezionando un campione di volontari e arrivando a risultati opposti ai suoi.

Il dottore suggerisce che l’effetto placebo potrebbe aver causato la perdita di peso in persone con più di 60 anni e persone con diabete: molte persone, quando vengono iscritte a uno studio nutrizionale, prestano maggiore attenzione a ciò che mangiano, il che significa che sono più propense a fare scelte alimentari sane.

Tuttavia, non è ancora pronto ad eliminare del tutto dalle possibili scelte alimentari il digiuno intermittente: potrebbero esserci infatti dei benefici se praticato in altri momenti della giornata (tipo saltando la colazione). Resta comunque da valutare le condizioni fisiche del paziente.

Oppure se si può, ad esempio, farlo non in modo continuativo. Quindi farlo due volte al mese per capire se ha reali benefici.

Sta di fatto che va sempre tenuta sotto controllo la perdita di massa magra, per capire se realmente quella va via o il tono muscolare.

Cosa mangiare dopo lo stop?

Bisogna fare pasti equilibrati e non abbuffarsi. Una giusta dose di proteine, carboidrati, verdura e frutta per dare tutte le energie che servono.