Il diabete come sappiamo è una malattia cronica contraddistinta dall’aumento della concentrazione di glucosio nel sangue. Responsabile di questo fenomeno è una mancanza totale o relativa di insulina. Ciò permette all’organismo di utilizzare il glucosio per i processi energetici all’interno delle cellule. Nel momento in cui l’insulina è prodotta in misura non sufficiente dal pancreas o le cellule dell’organismo non reagiscono alla sua presenza, nel sangue si avranno livelli di glucosio più alti del normale (iperglicemia) facilitando, così, la comparsa del diabete mellito.
La diagnosi di diabete è certa con un valore di glicemia di 200 mg/dl, rilevato in qualsiasi momento della giornata o due ore dopo un carico di glucosio. L’insulina è un ormone secreto dalle isole di Langherhans del pancreas e fondamentale per il metabolismo degli zuccheri.
Tutti gli zuccheri semplici e complessi, che vengono assunti con l’alimentazione, sono alterati nel corso della digestione in glucosio, il quale rappresenta la principale fonte di energia per i muscoli e gli organi. Al fine che il glucosio possa fare la sua entrata nelle cellule ed essere utilizzato come “carburante”, è indispensabile la presenza dell’insulina.
Il diabete è suddiviso in due tipi: Il diabete di tipo 1, chiamato anche diabete giovanile per la sua propensione a svilupparsi durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, è una patologia autoimmune. Qui difatti il sistema immunitario, identificando le cellule del pancreas che producono insulina come estranee e nocive, è portato ad attaccarle e annientarle. Nel diabete di tipo 2, invece, il pancreas riesce a generare insulina ma o è scarsa oppure non è impiegata in modo ottimale dall’organismo. In entrambi i casi, questo presupposto porta a un eccesso di glucosio nel sangue.
Diabete: ecco svelato se il diabetico può mangiare i pomodori
Avere un regime alimentare giusto, specialmente in estate, diventa indispensabile per poter combattere questa malattia. Alimento che fa al caso nostro, sia perché fresco e buono ma soprattutto perché a ridotto contenuto di zuccheri che normalizza i livelli di glucosio nel sangue è il pomodoro. Cioè un antiossidante alcalinizzante e ricco di licopene.
Questo alimento è considerato un fedele alleato. Perché alcalinizza sangue e tessuti e può essere una valida alternativa a condimenti ricchi di grassi come burro, strutto e margarina. Insomma il consumo non eccessivo di pomodori è molto consigliato per chi soffre di diabete.