Busta paga, ecco quali voci tenere sotto controllo: “attenzione”

Il nostro paese non è famoso per una regolamentazione generica legata al mondo del lavoro ben bilanciata e sopratutto efficiente: sono vari i fattori che rendono l’Italia non propriamente un esempio positivo nel contesto europeo, ed è anche per questo motivo che l’importanza della busta paga viene percepita come una certezza per milioni di cittadini. Ma cos’è la busta paga? In Italia si fa riferimento a questo specifico documento (che viene chiamato anche cedolino) in funzione simbolica ma anche tecnica: sulla Busta paga è presente lo stipendio ma anche tutta una serie di dati, sigle e numeri che sostanzialmente evidenziano ogni dettaglio legato alla prestazione lavorativa del lavoratore nei confronti del proprio datore di lavoro, ma non solo.

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Busta paga, ecco quali voci tenere sotto controllo: “attenzione”

Anche se la quasi totalità dei modelli impiegati per la loro creazione è condiviso, non tutte le buste paga sono uguali. Il documento in questione infatti certifica una vera e propria prestazione che è stata registrata e “percepita” da parte del datore di lavoro nei confronti del dipendente che può effettivamente riscontrare difficoltà nel leggerla integralmente. Quali sono le voci più importanti da tenere “sotto controllo”?

La busta paga è organizzata in 3 “zone”, la prima chiamata Intestazione Testa, evidenzia il mese di riferimento, i dati anagrafici dell’azienda e quelli del lavoratore (come codice azienda,  cognome e nome, posizione INAIL e INPS, numero di matricola aziendale, data assunzione ed eventuale data di fine rapporto, tipo di CCNL, ecc). Deve essere sempre presente in questo settore il corrispettivo della paga base e il dato relativo agli scatti di anzianità che devono essere gradualmente in aumento con il tempo che si trascorre in azienda.

La parte centrale è quella dedicata alla prestazione lavorativa quindi devono essere presenti le seguenti voci:

  • Ore ordinarie e Ore straordinarie.
  • I premi di produzione, eventuali anticipi o altri bonus.
  • L’indennità, quindi giorni di ferie goduti, i permessi, le festività, la malattia, l’infortunio, la maternità ecc.
  • Se dovuti, gi importi legati alla tredicesima ed alla quattordicesima.

In basso è presente lo stipendio netto ma anche tutti i dati previdenziali e fiscali, come le “trattenute” contributive. Deve essere presente anche il calcolo annuale relativo al TFR maturato, il calcolo viene effettuato sommando le mensilità lorde maturate diviso 13,5 con l’imponibile TFR, a sua volta pari alla somma di tutte le quote maturate anno per anno. Si tratta dell’importo corrispettivo alla liquidazione ossia l’importo che viene erogato in caso di cessazione del rapporto d lavoro.

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