Ecco perché il basilico crudo può provocare infezioni: lo studio

Il basilico crudo è una pianta aromatica dal sapore delizioso capace di impreziosire tutti i piatti della cucina italiana. Il basilico è un cugino della rucola con un sapore pepato e un profumo delicato. È anche una di quelle piante considerata alla stregua di un’erbaccia secondo le definizioni dei botanici.

Ma è vero che il basilico crudo può provocare infezioni? Il problema nel basilico è la presenza di furanocumarine, una famiglia di sostanze chimiche che conferisce alla pianta il suo sapore acre e la rende tossica per la maggior parte degli animali. Gli stessi composti rendono il vino rosso pericoloso da bere per i cani (e per gli esseri umani) perché possono scatenare un attacco ai globuli rossi chiamato anemia emolitica.

Perché il basilico crudo è tossico?

La maggior parte delle piante contiene sostanze tossiche, di solito prodotte per proteggere i loro semi dall’essere mangiati e distribuiti. Il basilico è particolare per il suo alto contenuto di furanocumarina, che è tossica per la maggior parte dei comuni animali da giardino e anche per alcuni insetti nocivi.

I composti tossici del basilico non sono ben assorbiti dalla pelle, quindi il modo migliore per evitarli è usare i guanti quando si maneggiano le foglie. Poiché le furanocumarine non sono molto solubili in acqua, il modo migliore per rimuoverle dalle foglie è immergerle nell’alcol, come in un mojito o in un martini.

Il pericolo di mangiare basilico è che i composti passano nel flusso sanguigno, dove possono attaccarsi ai globuli rossi, causando emolisi. Quando un globulo viene attaccato, scoppia e rilascia emoglobina, un pigmento contenente ferro che dà al sangue il suo colore rosso. Quando l’emoglobina viene rilasciata nel flusso sanguigno, può causare un’insufficienza renale e portare all’anemia.

Quali tipo di danni possono manifestarsi?

L’ingestione di alti livelli di furanocumarine può causare insufficienza renale acuta negli animali, compreso l’uomo. Il basilico è più tossico quando è giovane, crudo e le foglie sono meno fibrose. Quando i globuli rossi vengono attaccati dalle furanocumarine, scoppiano e rilasciano emoglobina nel sangue, il che può causare insufficienza renale e anemia.

Il fegato sovraccaricato dall’anemia emolitica, non è in grado di produrre una quantità sufficiente di vitamina K, necessaria per regolare la coagulazione del sangue. Una meta-analisi di 29 studi ha rilevato che il consumo quotidiano di verdure crucifere è associato a un piccolo aumento del rischio di sviluppare il cancro alla vescica. Sebbene il rischio sia ancora basso, il consumo di grandi quantità di basilico potrebbe essere rischioso.

Quindi meglio non consumare il basilico crudo? Il basilico è una bellissima erba aromatica, ideale per insalate o sughi per la pasta. La pianta aromatica ha anche un uso medicinale e può essere utilizzato in tisane o tinture per calmare lo stomaco o alleviare il mal di testa. Le norme da seguire in questo caso sono di non esagerare con il consumo eccessivo.

Infine, laviamoci le mani non appena abbiamo toccato le foglie giovani e non fiorite ancora. In questo modo eviteremo di assorbire tramite contatto la sostanza tossica in questione.

Andrea Falco: