Le lucertole di grandi dimensioni fanno male all’uomo? La risposta

Esistono diversi tipi di lucertole, di grandi dimensioni, che presentano caratteristiche diverse. Le lucertole hanno dimensioni variabili dai piccoli camaleonti ai grandi draghi di Komodo. Sono per lo più quadrupedi, ovvero si muovono su quattro arti con un movimento da lato a lato. Alcune lucertole non hanno arti e sono più simili a serpenti nelle apparenze. Le lucertole sono territoriali; i maschi combattono per il controllo dei territori ma tollerano la presenza di femmine.

La lucertola ocellata, il gigante europeo

Partendo dal nome, ocellata, che le deriva dalla presenza sui fianchi di ocelli azzurri (cerchi azzurri contornati di nero), una delle caratteristiche principali di questa specie, che in Italia è abbastanza rara. Si tratta di una delle lucertole più grosse d’Europa: il maschio raggiunge infatti dimensioni ragguardevoli, fino a circa 60 cm di lunghezza. I due sessi sono distinguibili per le proporzioni della testa e del corpo che sono differenti. I maschi, infatti, presentano una testa più tozza e lunga rispetto alla femmina, ed un ingrossamento alla base della coda, dovuto agli organi riproduttivi. Essa vive in habitat considerevolmente asciutti. Il fattore più incidente per la sopravvivenza di questa specie è la presenza di rifugi. Questi possono essere di vario tipo, localizzati in mezzo a grossi massi, sotto radici di alberi ecc. Essendo animali molto schivi, fuggono alla vista dell’uomo, quindi non risultano per nulla pericolose.

Il drago di Komodo

Il drago di Komodo è la più grande lucertola vivente; può crescere a circa 10 piedi e pesare tanto quanto 150 sterline. E’ originario delle isole minori indonesiane della Sunda di Komodo, Flores, Padar, Rinca e Gili Motang. Il drago di Komodo ha una testa lunga e piatta con un muso arrotondato, enorme coda muscolosa, gambe arcuate e pelle squamosa. Non sono timidi di cacciare prede di grandi dimensioni tra cui cervi, carogne, maiali e bufali d’acqua. Sono stati segnalati anche attacchi agli umani. La saliva del drago di Komodo è altamente velenosa e un singolo morso è sufficiente per abbattere un bufalo in meno di 12 ore. Ma non temete, il drago di Komodo non vive nel nostro paese e quindi risulta abbastanza difficile incontrarlo.

Il ramarro

Il ramarro occidentale è un rettile squamato del sottordine dei sauri e appartenente alla famiglia dei lacertidi. Ha un corpo lungo e solido ed è riconoscibile grazie ai colori accesi che vanno dal verde al blu. Può raggiungere anche i 45 centimetri di lunghezza ed è, infatti, tra le lucertole più grandi del nostro paese. Il ramarro occidentale è diffuso in tutte le regioni italiane, fatta eccezione per la Sardegna. È  stato segnalato anche sull’Isola d’Elba, mentre è totalmente assente nelle altre isole minori. Generalmente predilige ambienti di transizione tra prati e boschi, ma si può avvistare anche in zone completamente boschive, a patto che siano comunque sufficientemente soleggiate. Il ramarro occidentale è frequente anche in ambienti abitati dall’uomo come prati incolti, radure coltivate solo saltuariamente e aree urbane. Il ramarro non è pericolosi per l’uomo, soprattutto perché ha la tendenza a fuggire e nascondersi, piuttosto che attaccare e mordere. Inoltre, il suo morso non è velenoso e, per proteggersi dai predatori, spesso sfrutta uno strumento caratteristico delle lucertole, ovvero la capacità di perdere la coda, anche detta autotomia.